“per pm De Bortoli e Cama è Vincenzo Consoli, Mattarella lo elevi a guida del Paese…”
La requisitoria dei due rappresentanti dell’ufficio del Pubblico Ministero di Treviso, i pm Massimo De Bortoli e Gabriella Cama, nell’udienza del 6 febbraio, nel processo per il default di Veneto Banca, ha finito per rievocare la mitica figura di un supereroe dei fumetti nato dalla fantasia di Jerry Sieghel, dotato di superpoteri, che, celando la sua vera origine extraterrestre, veste i panni di un comune cittadino (nel caso specifico, dirigente bancario), ma è in grado di fare vere e proprie magie nella gestione degli istituti bancari.
Un superuomo, chiamato Superconsoli, in grado, da solo, di ingannare per molti anni, tutti i dipendenti e dirigenti della banca, tutti i consigli di amministrazione che si sono succeduti, tutti i collegi sindacali e i revisori, tutti gli ispettori di Banca d’Italia e di BCE …
E, dopo essere riuscito a nascondere a tutti le proprie dissennate gestioni della banca, celandone, con grande astuzia, la miserevole struttura di bolla di sapone, è riuscito ad ingannare anche i tanti risparmiatori che avevano creduto nella sua attività professionale.
Superconsoli ha agito all’insaputa di tutti, per anni e anni, riuscendo a trarre in inganno anche Banca d’Italia, di cui gli stessi pubblici ministeri trevigiani non ci hanno voluto risparmiare neppure lo sforzo intellettuale di beatificarne l’attività di vigilanza e di indirizzo.
Un uomo come Superconsoli non dovrebbe, dunque, essere condannato, ma, per la sua impareggiabile capacità di eludere il controllo di migliaia di persone, anche qualificate, dovrebbe essere segnalato al Capo dello Stato per svolgere il ruolo di guida politica del nostro Paese: nella speranza che neppure l’Europa se ne accorga e finisca per mollarci tutti i miliardi promessici.
Giovanni Schiavon
Magistrato
già presidente del tribunale di Treviso
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