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A Foligno, il primo seminario di Kenjutsu, l'arte della spada




Ci sono uomini che sono divenuti leggenda. Uno di questi è Miyamoto Musashi, sebbene vissuto nel lontano Giappone feudale, ha cambiato il mondo di quella strana visione dell’universo che sta a metà tra un’arte e una filosofia, ed è conosciuta come kenjutsu, da lui rifondata secondo la sua dottrina dei “cinque anelli” in una innovativa tecnica detta delle “due spade” perché contrariamente al modo più antico, il combattente utilizza anche la lama più corta a sua disposizione, insieme con la katana.


Da questo nasce la Hyoho Nitten Ichi Ryu la scuola di scherma nipponica fondata da Musashi nel Seicento, che domani giungerà a Foligno per una prima presentazione assoluta con un seminario di kenjutsu. Sino al 12 agosto al Palaternesi di Foligno, promosso dalla Inyokai Dojo-Palestra Oasi Asd, si terrà questa full immersion che farà così conoscere al più vasto pubblico possibile, una delle arti guerresche più antiche e nobili dell’isola del sol levante. Lo scopo dunque è avvicinare, attraverso l’unica scuola italiana autorizzata al kenjutsu, coloro che volessero approfondire non soltanto quella che appare una delle molte arti marziali orientali, ma una disciplina interiore basata su virtù e onore, su coraggio e dedizione.


Il kenjutsu e quello di Musashi in particolare è un incontro di quelli che possono cambiare la vita, attraverso la conoscenza di una cultura soltanto in apparenza distante dalla nostra, in realtà estremamente simile a quella europea di mezzo millennio fa e che, a differenza degli occidentali, in Giappone non è stata dimenticata né accantonata ma preservata come un gioiello prezioso.


La spettacolarità di tutto questo inoltre, ne fa anche un piacevole diversivo al quale assistere, non disgiunto dalla suggestione delle “armature” dei duellanti, creando una sorta di viaggio metatemporale in grado di far sentire chi vi partecipa, un contemporaneo dei tempi di Miyamoto Musashi.


Un’esperienza unica, per coloro che volessero cimentarsi anche soltanto per sperimentare questa sensazione dell’essere avvolti dal “men”, l’”elmo” della divisa da kenjutsu, dalla corazza e dai guantoni di protezione, in una riproposizione di quello che doveva provare un samurai dell’antico Giappone, sul campo di battaglia.


A Foligno, nell’umbro cuore pulsante ancora di una tradizione millenaria d’arte e antichi cavalieri, il Giappone si risveglia in un unico sentire dell’anima.



DPF

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