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A Giacarta la polizia elimina preventivamente decine di criminali in vista dei Giochi Asiatici


A Giacarta “licenza di uccidere”. Ma non si tratta di un film di James Bond. Un’iniziativa che fa molto discutere quella che avrebbe intrapreso il Paese per “ripulire” le sue strade in vista dei Giochi Asiatici che partono proprio oggi. Secondo la denuncia di “Amnesty International” la polizia indonesiana avrebbe ucciso decine di persone per mantenere una sicurezza “preventiva” ed evitare problemi di stabilità nazionale nei giorni delicatissimi dei giochi. Fonti certe parlano di settantasette piccoli criminali eliminati dalle forze dell’ordine in tutto il Paese fra l’inizio dell’anno e agosto, con un aumento del sessantaquattro per cento rispetto all'anno scorso. A Giacarta, le persone uccise in operazioni legate ai Giochi sono almeno trentuno, di cui dieci a luglio. Pare che ai poliziotti sia stato dato l’ordine di “sparare a vista” a chiunque opponesse loro resistenza. Una sorta di “licenza di uccidere” denunciata anche da numerosi attivisti per i diritti umani, che ricorda da vicino quanto accaduto nelle Filippine di Duterte. «Non a caso durante gli ultimi due anni diversi alti funzionari indonesiani hanno lodato le maniere spicce del leader di Manila», come ricorda l’Adnkronos. Oggi a Giacarta prendono il via i Giochi Asiatici, la maggiore manifestazione sportiva internazionale dopo le olimpiadi, a cui parteciperanno ben dodici mila atleti.


E.R.

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