Nuova tragedia nei cieli del Lazio. A pochi giorni dal velivolo biposto che si e' inabissato nel Tevere a Roma, un ultraleggero con a bordo due giovani promesse del nuoto e' precipitato stamattina pochi secondi dopo il decollo a Nettuno, a pochi chilometri dalla Capitale. Per i due atleti non c'e' stato nulla da fare. Toccando terra il piccolo aereo si e' incendiato e in pochi istanti e' stato completamente avvolto dalle fiamme. Le due vittime, il pilota Gioele Rossetti, 23 anni romano e il passeggero Fabio Lombini, 22enne di Castrocaro Terme, erano atleti della Fin e Lombini era stato finalista anche agli europei di vasca corta a Copenaghen. "Fabio era arrivato ad Ostia da tre giorni per allenarsi, sognava le Olimpiadi. Gioele era un pilota esperto, sono sconvolto", dice i presidente della Federnuoto Paolo Barelli. I carabinieri della compagnia di Anzio, arrivati sul posto assieme ai vigili del fuoco, indagano sull'accaduto. Dalle prime verifiche emergerebbe che l'ultraleggero e' precipitato circa 30 secondi dopo il decollo. Al momento si ipotizza un guasto tecnico. A quanto ricostruito, l'ultraleggero era del padre di Rossetti. Il giovane pilota aveva una notevole esperienza di volo come dimostrano anche i tanti video e le foto pubblicati sul suo profilo Facebook che lo ritraggono felice ai comandi. Il velivolo e tutta l'area sono stati messi sotto sequestro. Nei prossimi giorni verra' effettuata l'autopsia sui copi dei ragazzi. Intanto l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto un'inchiesta sull'incidente. L'Agenzia ha anche inviato un proprio investigatore sul luogo dell'incidente. Probabilmente i due giovani stamattina avevano deciso di sorvolare la parte del basso Lazio. Ai comandi ci sarebbe stato Rossetti, che ha gareggiato a livello nazionale per l'Aurelia Nuoto, accanto a lui Fabio Lombini, argento ai campionati assoluti invernali del 2017 nei 200 stile libero, gia' nazionale alle Universiadi di Taipei e ai campionati europei in vasca corta di Copenhagen nel 2017. Lombini stava svolgendo un allenamento collegiale al centro federale di Ostia seguito dal responsabile tecnico Stefano Morini ed accompagnato dal suo allenatore Alessandro Resch. "La Federazione, sconvolta e attonita, esprime le piu' sentite condoglianze a familiari, amici e societa' di appartenenza" ha sottolineato la Federazione italiana Nuoto. Una tragedia che coinvolge il mondo del nuoto e che riporta alla mente il terribile incidente aereo di Brema avvenuto nel lontano 1966, in cui persero la vita gli atleti della nazionale italiana di nuoto diretti al meeting di Brema, uno dei piu' prestigiosi eventi della stagione. Quello di oggi e' il secondo incidente avvenuto nei cieli del Lazio in pochi giorni. Lunedi' pomeriggio poco dopo il decollo dall'aeroporto dell'Urbe un velivolo biposto, con a bordo istruttore e allievo, e' finito nel Tevere scomparendo nelle sue acque. L'istruttore che ha tentato una manovra di ammaraggio e' riuscito a mettersi in salvo, uscendo in tempo dal velivolo prima che si inabissasse. Purtroppo per l'allievo non c'e' stato nulla da fare. Il corpo del 22enne Daniele Papa e' stato recuperato il giorno dopo dai soccorritori all'interno del piccolo aereo che si e' inabissato nelle acque del fiume.
top of page
bottom of page
Comments