«Basta chiacchiere. Facciamo presto per far partire la macchina del sociale destinata ai più deboli». E' l'appello lanciato da Mariastella Giorlandino, presidente di Artemisia Onlus e amministratore delle Reti Artemisia Lab rispetto a quanto sta accadendo nelle ultime ore in Afghanistan. L'architetto, infatti, si rivolge non solo alle istituzioni nazionali, ma anche a quelle europee, affinché non si vedano più scene di una violenza inaudita per una società come quella attuale.
Cosa ne pensa di quanto si sta verificando in Afghanistan?
«E' una tragedia umanitaria senza precedenti. Ciò che stiamo constatando in questo particolare momento e che vediamo sia in televisione che sui social è qualcosa a dir poco sconvolgente».
Quale l'immagine che l'ha colpita di più?
«Gira sul web un video di una donna uccisa dai talebani, davanti a tutti, solo perché voleva continuare a vivere come prima, ovvero facendo una vita più o meno simile a quella di tutte le donne del resto del pianeta. Non è accettabile al mondo tale violenza».
Cosa possono fare le istituzioni?
«E' evidente l'assoluta urgenza di interventi socio-sanitari massicci da parte di Paesi europei in favore dei cittadini afghani. Non basta far tornare gli italiani in patria».
In qualità di presidente dell'associazione Artemisia Onlus, cosa suggerisce?
«Di unire le forze e creare una rete internazionale di risorse in coesione e cooperazione al fine di intensificare, estendere e rendere efficaci i servizi di ausilio, assistenza e protezione. Auspico, inoltre, che le istituzioni provvedano nell'immediato all'adozione di nuovi provvedimenti e misure per contrastare gli atti di violenza inaudita di cui siamo testimoni in queste ore».
A chi è rivolto il suo messaggio?
«Non solo alle istituzioni italiane, ma a quelle continentali. E' venuto il momento che l'Europa si svegli. Non possiamo continuare a vedere e sentire atti di violenza che non hanno nulla a che fare con uno Stato civile».
Che ruolo intendete svolgere all'interno della rete?
«Artemisia Onlus, in questo momento critico, ritiene doveroso mettersi subito a disposizione, attraverso il numero verde 800967510, attivo 24 ore su 24. Una psicologa accoglie l'utenza, fornisce ascolto ed il massimo supporto disponibile».
Di Edoardo Sirignano
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