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Al congresso del Cdu guerra per l’eredità di Angela Merkel



Sta per passare il testimone della guida del partito ma nessuno crede che uscirà davvero dalla scena politica tedesca e da quella europea. Domani comincia il congresso della Cdu che porterà sabato alla nomina del successore di Angela Merkel, una donna che non solo ha dominato per diciotto anni la Germania ma ha anche condizionato fortemente le strategie europee su tutti i fronti, da quello economico a quello della sicurezza e ha svolto un ruolo dominante sullo scacchiere internazionale, nei rapporti con gli Stati Uniti, la Russia e la Cina.

Tant’è che la rivista Forbes l’ha eletta per l’ottava volta, la donna più potente al mondo. Il suo successore alla leadership del partito potrebbe anche diventare Cancelliere tra quattro anno, a meno che la Merkel non decida di ritirarsi prima.


I candidati alla successione saranno misurati in base alla quantità di geni merkelliani che hanno nel dna. In corsa sono in quattro. Tre sul campo da tempo e un altro che si è fatto avanti da poco. La più vicina alla Merkel è la 56enne Annegret Kramp-Karrenbauer, per i media semplicemente Akk. È talmente merkelliana da aver mutuato dalla Cancelliera anche il look e il modo di porsi. Stesso atteggiamento austero, pure nell’abbigliamento, stile asciutto nel parlare. Anche se qualcuno deve averle fatto notare che smarcarsi da Angela le avrebbe conquistato più consensi. Di qui ultimamente la concessione ad un abbigliamento più colorato e una presa di distanza dalla Cancelliera, su alcuni temi.

Per esempio i diritti civili: Kramp-Karrenbauer non è fan della legge sul matrimonio egualitario approvata nella scorsa legislatura. E sulla gestione dei migranti ha detto che la "politica migratoria ha bisogno di centri di transito, del controllo delle persone anche senza fondato sospetto, di intese bilaterali con i paesi d'origine per velocizzare i rimpatri". Una svolta sul tema che più ha fatto perdere voti alla Cancelliera.


L’altro candidato Friedrich Merz, 63 anni, si presenta come l’anti Merkel. Ha dalla sua l’appoggio della destra del partito e anche una quota di quell’elettorato che ha mollato la Cdu proprio per dissenso sulle politiche migratorie. Merz è un conservatore della vecchia scuola e sostiene una politica economica neoliberale. “Dobbiamo restringere il diritto d’asilo” è il mantra che va ripetendo e che gli sta facendo guadagnare consensi. Ma non è solo nei contenuti, la distanza dalla Merkel. C’è anche una questione personale. Fu Angela Merkel ha stoppare la sua nomina nel 2002 a capogruppo nel Bundestag. Dopo questa scivolata, Merz ha abbandonato la politica per dedicarsi alla professione di avvocato societario e all'alta finanza e nel 2016 è diventato presidente del consiglio di sorveglianza della filiale tedesca di Blackrock, la maggior società d'investimenti al mondo. Dopo quasi dieci anni è tornato a occuparsi del partito. In lui agisce quindi una sorta di rivalsa personale nei confronti della Cancelliera. Merz insiste molto sulla deutsche Leitkultur, cioè l’"identità tedesca" da preservare nel contesto globalizzato e multiculturale. Un possibile freno è dato dalla sua ricchezza: si è definito "uomo della classe medio-alta", e in tempi di lotta all'establishment questa uscita potrebbe essere il suo punto debole.


Terzo candidato è il giovane Ministro della Salute in carica, 38 anni, Jens Spahn. Non ha avuto timori a dichiarare la sua omosessualità portando fino in fondo le sue scelte. Vive con il marito a Berlino. È da tempo in frizione con la Cancelliera ed è diventato il punto di riferimento della corrente critica nel partito. Migranti e austerità sono i suoi temi prioritari.

In corsa, nell’ultima ora, Andreas Ritzenhoff, amministratore delegato dell'azienda Seidel, specializzata in prodotti in alluminio. La sua candidatura dovrebbe essere formalizzata da uno dei delegati presenti al Congresso. Ritzenhoff si è iscitto alla Cdu solo quest'anno e tenta di far incetta dei voti della sinistra interna, in ritirata da quando il partito ha posto come priorità il contrasto all’avanzata dei populisti di Alternative für Deutschland (Afd). Il candidato ha formulato un progetto per l'Europa, convinto della necessità di dar vita ad una nazione europea nei prossimi anni. Le previsioni indicano Kramp-Karrenbauer in vantaggio nel gradimento degli elettori Cdu: circa il 35% vorrebbe lei, mentre Merz si fermerebbe al 30%.

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