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Alessandra Hropich: "Dalla felicità ai Mostri... è un attimo!"


Alessandra Hropich è una giornalista divenuta famosa grazie a quattro libri nei quali affronta le tematiche dei Mostri che incontriamo nella vita reale, spesso familiare, e della ricerca della felicità: Mostri, per Bibliotheka, e Quando il mostro è il proprio padre, Vittima di mille ingiustizie e La felicità? Ve la do io!, editi con Youcanprint.

Trovando interessante il suo lavoro, noi di Spraynews abbiamo contattato Alessandra e le abbiamo chiesto di raccontarci che cosa sono secondo lei i Mostri, e quale sia la sua ricetta per la felicità. Alessandra ci ha risposto con questo intervento, che ci ha inviato per essere pubblicato in esclusiva.


DALLA FELICITÀ AI MOSTRI.... È UN ATTIMO!

di Alessandra Hropich


Ho perso il conto di quanti mi hanno chiesto come io abbia potuto scrivere un libro sulla felicità che aiuta e consiglia gli altri su come raggiungerla e, allo stesso tempo, scrivere libri sui Mostri, essendo argomenti tanto distanti. Rispondo sempre dicendo che tutti nasciamo con desideri, aspettative, sogni ed è anche il raggiungimento di queste cose, che contribuisce a rendere le persone più o meno felici nel corso della vita. La felicità può essere fatta di progetti, di attese, di percorsi positivi e di speranza, se muore la speranza, ad esempio, la nostra possibilità di essere felici ne risente enormemente. E i Mostri chi sono? Nel mio primo libro: "Quando il Mostro è il proprio padre!" Racconto di un marito e padre che, con la sua estrema educazione e gentilezza verso l' esterno, ha saputo uccidere nel tempo sogni, speranze, obiettivi ed ambizioni di una giovane moglie piena di idee, risorse e voglia di vivere. Parlo di un Mostro che ha saputo agire bene nel privato distruggendo ogni cosa della sua famiglia con grande abilità ed impegno. Altrettanto nel quarto libro dedicato ai Mostri snocciolo i comportamenti di tanti uomini e donne nelle relazioni ove cambia soltanto il modo ma non il fine ultimo di annientare, umiliare l' altro nella vita di coppia o nella vita professionale. Quante donne impediscono ad un uomo, in nome di uno sbandierato amore, di migliorare, frequentare persone e di socializzare? La voglia di controllare ed avere il possesso di una persona in genere si traveste da gelosia, si fa ritenere che sia amore ogni impedimento, ogni controllo. Chi ama veramente non pone divieti, una madre che ama un figlio lo amerà anche quando parte per una esperienza di lavoro all' estero se sa che, quella esperienza, lo gratifica, lo amerà anche se il figlio è gay e quindi non celebrerà un matrimonio tradizionale come lei aveva sognato, amare significa aiutare ad aprire le ali a chi vuol volare desiderando solo il ritorno della persona amata, pur se ogni allontanamento crea inevitabilmente dispiacere. Ma chi vuole nuocere è troppo preso dal desiderio di voler controllare il partner per il gusto di imporsi e circuirlo, ci sono unioni che rappresentano una gara, una sfida a chi è più arrendevole. Esattamente come ci sono donne di cui racconto nel libro "Mostri!" che, invidiose della carriera del marito, lo annientano sottilmente nel privato. Un caso su tanti raccontati nel libro è quello di una donna infermiera, insignificante a livello fisico, vedendola alta ed informe, ricorda la tavola da self, eppure questa donna è stata capace di sottomettere, trattandolo oggi come uno zerbino, un noto dirigente medico ospedaliero titolare anche di un qualificato studio privato. Un dentista capace di grandi interventi chirurgici, apprezzato nel reparto che dirigeva, si fa trattare come uno straccio anche in pubblico da una infermiera prepotente ed invadente con cui il poveretto ha avuto due figli? Incredibile ma vero. Sono convinta oggi del fatto che, già solo come una persona ti stringe la mano, può rivelare qualcosa del carattere ed infatti ricordo quando quella scialba ed incolta infermiera mi dette la mano (per salutarmi) e me la strinse talmente forte quasi a volermela staccare. Immagino che la tipa abbia usato le stesse maniere forti anche per buttarsi addosso al rispettabile dirigente medico allo scopo di avere da lui dei figli, tutto per avere poi lei una vita più confortevole a livello economico. Ma è ben noto già dai tempi antichi che la donna sa creare danno, sa mettere zizzania ovunque, sa sfasciare famiglie per il gusto di averla vinta lei e sa essere cinica e spietata molto più degli uomini, anzi, direi che gli uomini hanno, su questo, proprio tutto da imparare. Ebbene, prendendo come esempio queste donne che vogliono controllare il marito con il pretesto della gelosia, sono non di rado le stesse che tagliano le ali al proprio lui scoraggiandolo su ogni iniziativa che lo faccia stare bene. La donna abitualmente chiede soldi, chiede quale locale va bene per mangiare fuori e tante altre cose ma quante donne chiedono ad un uomo se davvero è felice e cosa vorrebbe per esserlo? Meglio tacere su questo punto. Va ricordato che ci sono tanti modi di depistare una persona, altrettanti sono i modi per farle perdere ogni entusiasmo giorno per giorno. Ci sono (ad esempio) uomini e donne litigiosi che fanno perdere tempo già solo dietro ai loro scontri verbali o fisici, ogni malinteso si cerca appositamente e non si evita, in tanto il tempo passa ed anche l' entusiasmo di realizzare qualcosa di bello svanisce. Esistono Mostri di vario livello e, se uno uomo o donna sono deboli ed in genere sorvolano e si adattano a tutto, si arriva poi inevitabilmente a soffrire delle occasioni mancate e nessuno ci restituirà il tempo passato inutilmente, i progetti mai realizzati e i sogni svaniti, nulla torna indietro. Se la felicità si nutre di speranza ed entusiasmo verso ogni cosa, possiamo immaginare che, chiunque ci mette un limite davanti, non ci fa vedere orizzonti ma blocchi, limiti, ed è la fine! Quello che succede molto spesso nelle relazioni è un dominio e controllo di uno sull' altro non per fini idilliaci, ma, nella migliore delle ipotesi, per puro egoismo, in tanti altri casi, si passa dallo spengere ed annientare psicologicamente l' altro ogni giorno fino ad arrivare alla violenza fisica. Come si è felici accanto a chi ci taglia le ali, ci controlla, ci sconsiglia dal fare ciò che ci piace in nome della gelosia o di altro? Altrettanto si incrociano Mostri in ambito professionale dove ognuno è pronto a passare sul cadavere dell' altro, dove si formano gruppi che sono in realtà branchi di lupi spietati per darsi rinforzo a discapito di chi non fa parte di una determinata cerchia in genere, un' alleanza malsana per andare contro le persone perbene e pacifiche che pensano solo a lavorare correttamente. Quale felicità può vivere una persona tormentata in una relazione amorosa o quotidianamente in ambiente lavorativo? Chi disturba l' altro, sia il coniuge, un familiare o un collega, non vuole il suo bene ma averne il controllo e, quando qualcosa va storto, lo umilia, lo sottomette, lo isola, lo fa vivere male. I Mostri sono manipolatori incredibili che si conquistano in genere una larga fetta di seguaci in ogni posto. Nelle ipotesi peggiori, succedono i fatti delittuosi di cronaca che ben conosciamo ma, dei tanti Mostri che vivono un' apparente normale vita di coppia oppure che vengono quotidianamente con noi al lavoro o che frequentiamo o incrociamo in qualsiasi posto, nessun giornale ce ne parlerà mai fino a quando qualcuno come me non ve lo racconta. Tutto questo per dire che la nostra felicità è un percorso individuale meraviglioso e un tantino egoistico che ci porta a migliorare noi stessi ogni giorno ma troppi sono coloro che vorrebbero (e in molti casi ci riescono) ostacolare la nostra felicità. Ecco come l' argomento Mostri si incontra/scontra con la felicità, obiettivo che interessa esclusivamente noi, gli altri possono esserne persino invidiosi, non dimentichiamolo mai!



Che dire, se non che ringraziamo Alessandra per questo interessante contributo, ed invitiamo chi dei nostri lettori è interessato ad approfondire il tema alla lettura dei suoi libri!


Di Umberto Baccolo.

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