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Alex Britti: i miei primi quarant'anni di carriera




Ha cinquant’anni non compiuti, ma ne festeggia quaranta di onorata e prestigiosa carriera musicale


è Alex Britti che suona infatti la chitarra da quando aveva otto anni e già a dieci ha tenuto il suo primo «show» in un programma di una televisione locale romana e sui palcoscenici dell’Urbe.


Alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica, nell’ambito del Roma Summer Festival, il cantante ha celebrato così quattro decenni musicalmente trascorsi tra blues e pop, accompagnato dalla sua inseparabile chitarra che, di fatto, è stata la protagonista quasi assoluta del suo live da lui stesso definita, come a darle un’anima, una personalità propria: «Compagna pazzesca ed esigente. La chitarra è un'amante esigente, che vuole coccole e attenzioni. Una compagna che ha saputo ricoprire tanti ruoli: è stata coperta di Linus, rifugio, conforto. È una passione che ti svuota la mente, ti salva, ti fa felice. È camaleontica e nel tempo si è modellata su di me».


I quaranta anni da quella prima apparizione sono dunque l'occasione per ripercorrere una fortunata carriera, dagli esordi agli ultimi dischi lasciando che sia il pubblico a emozionarsi sui suoi brani più famosi.


Sul palco è accompagnato sempre da due dei suoi musicisti storici in un concerto che è più di tale, è un racconto di una vita, di luoghi e di persone, d’incontri e situazioni che hanno creato l’Alex che sta sul palco in un «Concerto zen, essenziale, dove la musica è l'ingrediente fondamentale senza troppi fronzoli» ha dichiarato l’artista e nel quale ripercorrerà la sua lunga carriera, dagli esordi agli ultimi dischi più sofisticati e maturi. Britti, è considerato uno dei migliori musicisti in circolazione che rivendica per sé l'aver portato l'attenzione sul blues: «Quando si parla di me, si parla di un musicista blues e ne vado orgoglioso. Come vado orgoglioso di essere un artista pop italiano. Sono entrambe le cose: un chitarrista blues che scrive canzoni pop».



DPF

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