Il mago Matteo Salvini, leader della Lega ed ex vicepremier, non è bravo solo a far sparire i governi e le maggioranze. Pare sia diventato bravissimo anche a far crollare gli ascolti del programmi televisivi, compresi quelli che solitamente vanno bene. Il “monologo” del capo del Carroccio andato in scena a “Porta a porta”, come evidenziato dal deputato del Pd, Michele Anzaldi, ha fatto crollare gli ascolti di Rai Uno, con somma gioia del direttore della Rete, Teresa De Santis, sovranista e leghista nonostante un forte passato da giornalista Comunista al Manifesto. L’apparizione del padano ha provocato lo storico flop per la trasmissione di Vespa che è precipitata all’11,4% di share, pari a 1.096.000 telespettatori. La terza Camera dello Stato è stata battuta da Canale 5 e addirittura da La7 con DiMartedì “per ampia parte del comizio senza contraddittorio del leader della Lega”,scrive su Facebook il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai. “Rispetto all’esordio”, spiega l’esponente dem, “dello scorso anno, quando 'Porta a porta' registrò 1.563.000 telespettatori e il 17,2% di share, si tratta di quasi mezzo milione di utenti e 6 punti di share in meno. I monologhi senza contraddittorio di Salvini a reti unificate hanno davvero stancato”. E Mica solo i monologhi televisivi. A voler essere ancor più precisi “dopo un mese di Papeete, mojito e crisi di governo dalla spiaggia” chiosa Anzaldi, “precipitano gli ascolti tv di Salvini. Ecco il tracollo di Porta a Porta con il leader della Lega ospite. 10 gennaio: 1.711.000, 18% - 11 febbraio: 2.087.000, 22.6% - 10 settembre: 1.096.000, 11,4%. Pubblico dimezzato”. E di questo passo anche gli elettori.
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