top of page

Ancona, anziana trovata uccisa in casa con la gola tagliata




Il terrore serpeggia per Ancona. Emma Grilli, una donna di 85 anni, è stata trovata nella sua casa di Chiaravalle ieri, con la gola recisa. A rinvenirne il cadavere è stato l’anziano marito al rientro dalla sua consueta spesa mattutina. Ovviamente sulla terribile vicenda sono calate le inquietanti cortine di un giallo dalle tinte violente. Subito, nel pomeriggio sono giunti nell’appartamento di via Verdi, al terzo piano d’una palazzina popolare il nucleo carabinieri del Ris per le opportune indagini, intanto che il pubblico ministero Paola Gubinelli, disponeva l'autopsia sul cadavere dell'anziana signora. Naturalmente il fascicolo aperto dalla Procura è al momento carico di ignoti e il delitto resta senza un movente preciso. Chi conosceva i coniugi, amici e parenti, parla di Emma e di Alfio Vichi come di una coppia tranquilla e serena, con due figli ormai grandi che svolgono altrove la loro vita. Una vita come quella di tanti pensionati che si stanno godendo il frutto di anni di lavoro, una semplice quotidianità; anche se da alcune indiscrezioni, parrebbe che la povera Emma tenesse in casa, in contanti, una somma che sarebbe dovuta essere utilizzata per i lavori della cappella di famiglia nel cimitero locale. Gli inquirenti tuttavia non si pronunciano anche se l'ipotesi più probabile sembrerebbe essere quella di una rapina o di un furto d’appartamento finito in tragedia, visto che i cassetti e i portagioie della donna sono stati ritrovati aperti e la casa messa a soqquadro. I carabinieri sono alla ricerca dell’arma dell’omicidio, probabilmente un coltello da cucina prelevato dal vicino appartamento, anche lungo il percorso effettuato dal marito Alfio in bicicletta, ieri mattina, sulla pista ciclabile che costeggia il fiume Triponzio. Intanto gli accertamenti vengono seguiti su chiunque, non essendo esclusa alcuna ipotesi. Le indagini dei carabinieri del Reparto Operativo di Ancona si concentrano quindi anche su altre persone, tant’è che, nei paraggi dell’abitazione, sono stati cercati indumenti con macchie di sangue senza però, ancora, alcun esito. A rendere la scena del crimine ancor più intricata è anche il fatto che la porta di casa non presenti alcun segno di scasso. Quindi, Emma potrebbe aver aperto a qualcuno che conosceva bene o forse l’ha scambiata per qualcun altro di noto a lei. Verranno esaminati anche i tabulati del telefono dei due coniugi per capire se vi sono state chiamate in quella mattinata e lo stesso con le telecamere di sorveglianza della zona.


La donna è stata ritrovata in cucina, riversa a terra, dopo essersi probabilmente appoggiata al lavabo già ferita. A spostarne il corpo sarebbe però stato il marito nel momento in cui si è trovato di fronte alla scena del delitto, probabilmente mosso dall’impulso di prestare immediato soccorso alla moglie. L’aggressione sarebbe avvenuta nella sala da pranzo, ma forse nel tentativo di fuggire al coltello, l’anziana ha percorso il corridoio di casa che porta in cucina, dal momento che a terra sarebbero state ritrovate macchie di sangue che segnano un percorso, con una profonda ferita al collo. Sarà il medico legale, esaminando il taglio mortale, che potrà fornire maggiori dettagli circa le modalità e le cause di quella ferita.



DPF

0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page