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Animali fantastici e dove trovarli: alla scoperta della mitologia etrusca


Parafrasando il titolo di un recente film: Animali fantastici, dove trovarli? Semplice, a Ischia di Castro in provincia di Viterbo, antichissima terra di Etruschi, padri di una ricca visione mitologica che comprende anche il mondo animale. Una mostra ospita le figure “bestiali” che hanno animato la mitologia, la dimensione ultraterrena dell’antico popolo del centro Italia. Un viaggio nell'immaginario antico, in un mondo in cui figure eroiche e racconti avventurosi sono l'espressione simbolica dell’esistenza, nella sua individualità, e della comunità. Al via la mostra “La Sfinge e altre creature fantastiche”, al Museo Civico Archeologico "P. e T. Lotti" di Ischia di Castro, in provincia di Viterbo. Una terra che è uno scrigno, ancora pronta a offrire tesori e meraviglie di epoche lontanissime. Solo di recente, in fatti, a Vulci, nei pressi di Montalto di Castro, è stata rinvenuta la centesima tomba etrusca, del VIII secolo a.C., costituita da un’urna cineraria tardo villanoviana. Non una scoperta casuale, ma l’ennesima in ordine di tempo ravvicinato. L'esposizione realizzata in collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l'area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l'Etruria meridionale, il Comune di Ischia di Castro, Fondazione Vulci e la Cooperativa Zoe, partendo dalla voce degli autori antichi cerca di trovare sotto le narrazioni il senso dell'esperienza umana raccontata dal mito. A questa traccia sono affiancati i materiali archeologici, tutti provenienti proprio da Vulci e da Castro. La mostra si snoda in tre aree. La prima che potremmo definire pienamente mitologica, tra creatura per metà uomini e per metà animali; la seconda dedicata ai “mostri”, sempre nella concezione “divina” del mondo etrusco, e la terza racconta dei grandi felini, un tempo presenti in queste terre e poi scomparse dalla fauna locale e potevano essere conosciute solo attraverso le immagini ed i racconti da paesi esotici. Tra le antichissime bellezze vi sarà anche lo scarabeo in corniola che presenta sulla base piatta una sfinge barbuta maschile in posizione di agguato, rinvenuta negli scavi di Rofalco, e la base a corpo leonino dalla Tomba del Gottimo. Il percorso nella terra degli etruschi si aggiunge alla mostra del Museo di Ischia di Castro, che resterà allestita fino al 31 dicembre, e alla necropoli di Castro dalla quale provengono le straordinarie sculture della Tomba dei Bronzi per arrivare alla Tomba della Sfinge a Vulci, dove è stato recentemente aperto un percorso attrezzato di visita che consente anche a coloro che hanno difficoltà motorie di raggiungere facilmente l'importante sepolcro.


E.R.

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