Un rider napoletano è stato brutalmente pestato da una banda di sei ragazzi nella zona di Capodichino a Napoli. I sei prima gli hanno bloccato la strada e poi lo hanno preso a calci e pugni per sottrarli lo scooter, obiettivo della rapina. Quando il rider è caduto a terra per il dolore si è aggrappato allo scooter, ma uno dei ragazzi lo ha travolto. I sei sono così riusciti a rapinarlo. Tra la notte di ieri e stamattina all'alba sono stati fermati dalla Polizia di Stato i sei ragazzi napoletani, due dei quali sono minorenni. Durante le operazioni è stato ritrovato, sotto casa di uno dei rapinatori, lo scooter di Gianni, che doveva essere il regalo dei 18 anni per la figlia.
"Quanto accaduto al Rider a Napoli è inaccettabile e vergognoso, nel 2021 bisogna avere paura anche di andare a lavorare, qualsiasi lavoro tu faccia, dal più pericoloso al più semplice, purtroppo le nostre strade non sono sicure. In tutto ciò sono coinvolti anche dei minori, ed è questo che dovrebbe far riflettere il nostro governo, perchè oltre all’insegnamento disciplinare, all’istruzione in senso stretto, al passaggio di nozioni e all’acquisizione di abilità e competenze strumentali o culturali, serve che la scuola sappia impostare una “buona educazione sentimentale”. Spero la Ministra Azzolina faccia qualcosa di concreto per i nostri ragazzi, bisogna investire su di loro che sono il nostro futuro, a Gianni va tutta la mia solidarietà un abbraccio e l'augurio di riprendersi presto". Lo dichiara Antonella Cortese (Criminologa Accademia Italiana delle Scienze di Polizia investigativa e Scientifica).
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