“I loro nomi sono tra i più citati in questi giorni. Con Conte, contro Conte, chissà. Per il momento Antonio Saccone, uno dei tre senatori dell ’Udc, assicura che non c’è aria di svolta: “Res tiamo all ’opposizione, lo abbiamo detto tante volte”. Eppure gli spiragli non mancano, se non altro perché sono continui i riferimenti “a una crisi che non andava aperta adesso”.
Senatore Saccone, è vero che è tra i più ricercati di Palazzo Madama?
Ma no, dopo il voto di fiducia il mio telefono si è tranquillizzato. Certo, qualcuno chiama ancora, ma non da Palazzo Chigi, magari qualche collega che vuol chiedermi se ho cambiato idea. Ma ho votato contro il governo e la mia posizione non è cambiata.
Dobbiamo smettere di citarla tra i responsabili?
Le dico solo che un giorno su un quotidiano ho trovato due articoli che parlavano di me: in uno venivo indicato tra i responsabili, nell’altro tra quelli che non si sarebbero mossi. Ormai non ci faccio caso.
La settimana prossima si vota la relazione del ministro della Giustizia Bonafede.
Voteremo certamente contro. Abbiamo grande rispetto per il ministro, ma non credo cambierà opinione e indirizzo, legittimamente manterrà la sua linea che da parte nostra non è condivisibile.
A proposito di giustizia, siete finiti nei guai con l’indagine sul segretario Lorenzo Cesa.
Mi è dispiaciuto leggere dell ’Udc come “Unione dei carcerati ”. Abbiamo avuto qualche problema con la giustizia, ma d’altra parte mi si dica quale altro partito non l’abbia avuto. E Cesa si è dimesso immediatamente, pur trattandosi solo di un avviso di garanzia.
Paola Binetti, sua collega dell ’Udc, si dice pronta a tutto per salvare la legislatura. Anche lei vuole evitare le urne?
L’Udc non ha mai paura del voto. Nel 2008 lo abbiamo affrontato da soli, un piccolo partito senza mezzi e senza soldi. Dunque non temo il voto per noi, ma per il Paese, perché temo si finisca in una palude. Non sarebbe certo la soluzione migliore in questo momento.
Da qui la sua critica a Renzi?
Abbiamo una guerra in corso, non ho capito il senso di una crisi al buio. In altro momento sarebbe legittima e tollerabile, adesso no. Quindi? Come se ne esce? In questo momento mi pare che si sia ancora in una fase tattica. Vedremo tra un paio di giorni se qualcosa si chiarirà.
Lei però non sosterrà Conte .
Non si muoverà nulla.
E se si facesse un governo senza Conte?
Non spetta a noi deciderlo. Quando e se il presidente della Repubblica farà valutazioni del genere, vedremo.
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