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Anzaldi sul caso Cally a Sanremo:«Non si può dare spazio a testi offensivi contro le donne»



Non si è fatta attendere la dichiarazione del segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi (Iv) sulla presenza al Festival di Sanremo del rapper Junior Cally. Su Facebook scrive: «Ringrazio pubblicamente le 29 colleghe parlamentari che hanno sollevato il caso della presenza del rapper Junior Cally a Sanremo: grazie al loro intervento, oggi si discute dell'invito ad un cantante noto per aver scritto in passato testi violenti, sessisti, offensivi nei confronti delle donne. A loro voglio, quindi, avanzare una proposta: chiedano ai rispettivi partiti di sostenere in commissione di Vigilanza una risoluzione che chieda alla Rai di non dare mai più spazio al festival di Sanremo e ad altri concorsi televisivi del servizio pubblico a chi, anche in anni precedenti, sia stato protagonista di episodi oppure autore di prodotti che abbiamo lanciato messaggi violenti e offensivi nei confronti delle donne. Chi sbaglia, anche da giovane, non deve poter arrivare - prosegue Anzaldi - sul palco del Festival. Solo così si puo' davvero inviare un messaggio alle nuove generazioni. Se tutti i partiti, o comunque la maggioranza di loro, sosterranno un atto di indirizzo del genere, la Rai sarebbe tenuta ad impedire nuovi casi 'Junior Cally'. La Rai non e' una semplice rete commerciale ma è il servizio pubblico radiotelevisivo, finanziato principalmente con il canone dei cittadini. Dovere della Rai è educare, informare e intrattenere il pubblico, come prevede il contratto di servizio, attraverso trasmissioni che mirino innanzitutto alla qualità, anche quando i contenuti sono piu' nazional popolari. Nessuna dittatura dell'audience obbliga la Rai a recepire certi contenuti discutibili, anche se potrebbero aumentare gli ascolti», conclude.

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