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Archiviata la pratica Foa, adesso tocca ai palinsesti: con De Santis, RaiUno schiava dei sovranisti



Giornata bella piena per la Rai sovranista, a forte trazione leghista. Come ampiamente previsto il presidente Marcello Foa, dopo le forti sollecitazioni della politica, a partire dalla Commissione di Vigilanza, assieme ai consiglieri d’amministrazione Beatrice Coletti, Igor De Biasio e Giampaolo Rossi, ha annunciato le dimissioni dal Consiglio d'amministrazione di RaiCom e Rai Pubblicità in apertura della riunione del Cda della Rai, come segno di “rispetto per le istituzioni parlamentari”, pur ribadendo “l’assoluta legalità, la piena coerenza statutaria e ragionata esigenza organizzativa e di controllo di Gruppo" che aveva determinato l’accettazione dell'incarico in RaiCom. Soddisfatto della decisione il deputato del Pd, Michele Anzaldi, membro della Vigilanza: “Foa si dimette da RaiCom: il dialogo istituzionale Pd-M5s obbliga la Rai al ritorno alla legalità. Ancora poco ma è un primo passo. Ora ristabilire pluralismo informazione e rispetto vero professionalità interne contro l'infornata di esterni politicizzati e senza curriculum”.


Positivo anche il commento dei 5 Stelle. “Prendiamo atto della scelta di Marcello Foa di dimettersi dalla presidenza di RaiCom. Il Movimento 5 Stelle, come sempre, è per il rispetto delle regole e della legalità. Come abbiamo evidenziato nella risoluzione presentata e votata in Vigilanza la doppia presidenza di Foa, in conflitto con gli articoli 22 e 26 dello Statuto della Rai, avrebbe esposto l'azienda a rischi di danni erariali. Adesso è il momento di voltare pagina per esaminare il piano industriale, decisivo per il rilancio della Rai, e affrontare tante altre questioni. Abbiamo già chiesto la discussione in Vigilanza di due temi molto importanti: l'organico della Rai e l'ufficio legale dell'azienda. Intanto, sia alla Camera che al Senato, abbiamo depositato un progetto di riforma per togliere la Rai, una volta per tutte, dalle mani dei partiti”. Archiviata la pratica Foa a tener banco ora è il dossier palinsesti che verranno presentati martedì a Milano. “Un'infornata di esterni senza precedenti con profili professionali mediocri ma con una caratteristica comune, il pensiero unico del sovranismo. Queste le caratteristiche dei volti nuovi nei palinsesti della Rai del cosiddetto cambiamento”. Ad affermarlo il senatore Davide Faraone, capogruppo Pd in vigilanza, commentando il via libera del Cda ai nuovi piani delle tre reti. “Mai la Rai, ed in particolare Rai1, la rete più importante, è stata così schiava dei partiti e del pensiero unico. Una pagina nera per la cultura e la democrazia del nostro paese", aggiunge. "Nei tempi bui della prima Repubblica, che mai avevamo creduto di dover rimpiangere - conclude - si lottizzavano i tg: adesso la lottizzazione sovranista raggiunge i programmi di intrattenimento e persino gli autori Tv. Mai la lottizzazione è arrivata a tanto. Mi vergogno per loro e per il Paese". Evidentemente la fame di potere dei leghisti, ma in parte anche dei 5 Stelle, non sembra avere limiti…


di Alberto Milani

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