Nel pomeriggio di ieri, gli uomini della Squadra Mobile locale appostati nelle vicinanze della chiesa di Santa Maria delle Scale, in corso Mazzini a Ragusa Ibla, dopo pochi minuti notavano un giovane straniero che arrivava vicino una panchina, posava un bicchiere di plastica vicino a sé e prendeva a guardarsi attorno come se fosse in attesa di qualcuno sino a quando, suonato il suo cellulare, prelevava qualcosa dal bicchiere e si allontanava rapidamente. Immediatamente seguito e fermato dai poliziotti il giovane di colore cercava scampo, ma veniva ammanettato e perquisito.
Dalla ricerca effettuata sulla sua persona, emergono alcuni grammi di marijuana già confezionata per la vendita illegale; altre dosi vengono rinvenute nel bicchiere che lo spacciatore aveva appena lasciato incustodito. L’uomo viene così presto condotto negli uffici della polizia dove è sottoposto alla consueta procedura d’identificazione, risultando così essere un diciannovenne di origine somala, domiciliato in un centro di assistenza straordinaria per richiedenti asilo a Ragusa Ibla, distante appena pochi metri dalla chiesa, ma soprattutto di esser già conosciuto agli inquirenti per aver commesso diversi reati in Italia. Reati che vanno dalla rissa e lesioni, alla resistenza a Pubblico Ufficiale e anche per aver reso false dichiarazioni sulla sua identità.
Considerata la gravità del reato compiuto dal somalo, ovvero la “detenzione di marijuana ai fini di spaccio”, per di più nei pressi di una chiesa frequentata da giovanissimi ed i suoi molteplici precedenti penali, gli investigatori della Squadra Mobile di Ragusa lo portavano agli arresti domiciliari, così come disposto dalla Procura della Repubblica. Fondamentali per l’arresto dello spacciatore, sono state le segnalazioni di alcuni residenti, che avevano nei giorni scorsi, parlato ai poliziotti della presenza abituale d’una persona sospetta in quel luogo, fornendo una precisa descrizione anche del suo comportamento.
DPF
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