Nuovi guai per Asia Argento, il sito Tmz pubblica degli sms dell’attrice a un amico: «Ho fatto sesso con Bennet»
E ora come la mettiamo? La morale di questa storia dov’è? C’è chi la difende, come Vittorio Sgarbi, e chi la condanna in un infinito limbo di incoerenza. Asia Argento è di nuovo nel ciclone delle polemiche. La neo paladina del femminismo internazionale, accanita sostenitrice e rappresentante del movimento #meetoo, è nei guai, quantomeno mediatici, per molestie sessuali. Da accusatrice, ricorderete il caso Weinstein, ad accusata. Solo chi è senza peccato può scagliare la prima pietra, e qui, di pudici non se ne scorgono all’orizzonte. Una vicenda in crescendo. Il New York Times riporta, in un articolo al pepe, che la figlia di Dario Argento si sarebbe accordata per pagare trecentottanta mila dollari a Jimmy Bennett, un giovane attore e musicista rock che avrebbe raccontato di essere stato sessualmente aggredito da lei in una camera d’albergo in California quando aveva appena compiuto diciassette anni, mentre lei ne aveva trentasette. L’età del consenso, in quello Stato americano, è diciotto anni. Una vicenda che lo ha segnato profondamente e che avrebbe influito negativamente sulla sua carriera, come racconta il Nyt. La difesa della Argento tramite i suoi legali scatta immediatamente. Si accusa il Nyt di non aver scritto il vero. Ma il giornale risponde che il pezzo è stato concepito con professionalità, secondo fonti molto attendibili. L'autorevole quotidiano si è subito detto «fiducioso dell'accuratezza del lavoro giornalistico basato su documenti verificati e molteplici fonti». La morsa si stringe intorno ad Asia Argento e proprio in queste ore la situazione, per lei, precipita. Tmz, un noto sito statunitense di gossip ha pubblicato una foto di Asia e Jimmy a letto e alcuni sms incriminanti che l’attrice avrebbe inviato all’ex fidanzato, lo chef Anthony Bourdain e a un amico la cui identità è ancora sconosciuta. La foto e i messaggi proverebbero che la Argento avrebbe fatto sesso smontando tutta la difesa che parla di soldi versati all’attore per mettere a tacere solo un molestatore. Gli sms pubblicati proverebbero il contrario. Accanto all’immagine pubblicata che vede i due abbracciati, scattata dopo un rapporto sessuale, ci sono dei messaggi molto chiari: «Il pubblico non sa niente, solo quello che ha scritto il New York Times. Quel ragazzino arrapato mi è saltato addosso», scrive Asia Argento. A quel punto, l’altro interlocutore le chiede se secondo lei si sia trattato di uno stupro, e l’attrice risponde: «Ho fatto sesso con lui. Non sapevo fosse minorenne». L ‘amico, allora, vuole delucidazioni sulla foto in cui lei pare essere nuda vicino a Bennet, e anche qui la risposta è chiara: «Si vede il mio seno, è tutto. Non prova nulla», dice l’attrice. Asia Argento si convinse a pagare sotto consiglio dello chef Anthony Bourdain, il suo compagno, che si è suicidato a giugno scorso e che avrebbe versato di tasca propria i trecentottanta mila dollari dell’accordo.
Jimmy Bennett, intanto, rompe il silenzio: «Non ero pronto ad affrontare le conseguenze se la mia storia fosse diventata pubblica. Sono stato in silenzio finora perché provavo vergogna e comunque avevo deciso di risolvere la questione in privato con la persona che mi aveva danneggiato. Ero minorenne all’epoca e avevo paura. Il mio trauma è stato riportato alla luce quando lei si è atteggiata a vittima: ora ho deciso di andare avanti. Ma non più in silenzio».
Una storia da bassifondi che, però, ci restituisce una morale chiara: quando dal sesso non si traggono vantaggi, è il caso di scomodare l’empatia, l’ideologia, il femminismo più acuto nella direzione dello scandalo e dei diritti, in un fortissimo grido globale, come accade con il caso Weinstein; altrimenti bisogna tacere, e magari “pagare” il silenzio, per evitare di ritrovarsi da vittima a carnefice. Troppo facile così…
E.R.
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