Sempre più difficile il rapporto tra Matteo Salvini e Giovanni Tria con le sedute del consiglio dei ministri divenute ormai terreno costante di scontro tra il ministro dell'Economia e il capo del Viminale, uno scontro tra una visione sovranista ed espansiva, rappresentata dal leader della Lega, e una europeista, quella di Tria, del resto è notorio che Salvini a Tria, imposto nell'esecutivo Conte dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, avrebbe preferito Paolo Savona.
Il ministro dell'Economia, protetto dal Colle e del premier, boccia in continuazione le proposte del ministro dell'Interno, richiamandolo al rispetto delle leggi e dei conti., facendo sì che Salvini, continui a minacciare di far saltare il tavolo.
L'ultimo conflitto tra i due litiganti si è consumato sullo diniego che Tria ha imposto all'assunzione di ottomila agenti nelle forze dell'ordine, cassando così uno dei temi della Lega: la sicurezza. Adducendo come motivazione l’assenza di coperture economiche per assumere nuove unità nelle forze dell'ordine obbligando di fatto Salvini a ripresentare la proposta al riguardo della leva obbligatoria.
Ma il vero duello si vedrà a settembre quando il governo dovrà occuparsi della legge di bilancio: il disegno di legge di bilancio 2019, che dovrà essere pronto entro il 20 ottobre e approvato dal Parlamento entro il 31 dicembre. Sarà dunque un autunno infuocato con tutto l’esecutivo a rischio di veder saltare ogni cosa e ripresentarsi a nuove elezioni dopo una vera e propria resa dei conti sulla legge Fornero, sulla proposta di una flat tax e sulla cosiddetta pace fiscale. Per Salvini dunque l’uomo da combattere politicamente è Tria tant’è che dalle parole del capitano leghista è evidente: «Il governo non pensa di togliere gli ottanta euro e non vuole aumentare l'Iva. Lavoriamo per attuare il programma. Spiace dover rincorrere alcune indiscrezioni dei giornali, palesemente false e che servono solo per riempire le pagine dei quotidiani in agosto».
Commentaires