In effetti, perché no? Gli animali, i nostri piccoli compagni di vita necessitano di ogni cura e attenzione possibile, quindi anche gli italiani hanno aumentato le spese per i loro “quattrozampe”.
Sono aumentati i locali di toelettatura per animali domestici soprattutto in Lombardia, seguita dal Lazio. Inoltre la maggior parte del budget destinato agli animali di casa è riservato ai cat-sitter o ai dog-sitter, più le spese di trasporto. Poi seguono, appunto, i servizi di toelettatura seguite, le spese veterinarie e infine la cura estetica vere e proprie che interessano soprattutto coloro che partecipano a concorsi di bellezza felina o canina.
Comunque l’Italia occupa ancora un posto alquanto basso della classifica europea, prima della Francia e della Germania ma la Gran Bretagna, tranne che per i gatti, considerati erroneamente meno impegnativi dei cani. La percentuale felina presente nelle case degli italiani, risulta essere superiore a quella di cani, ma probabilmente la ragione va ricercata in molte altre fonti, a cominciare dagli spazi a disposizione, dall’”autonomia” del gatto (vera sino ad un certo punto), ma forse ad un differente rapporto, a volte quasi simbiotico, che lega l’uomo al “proprio” animale. Meglio quindi un incremento di spesa per le attenzioni ai nostri piccoli, fedeli amici dalle lunghe code, che assistere alle sciagurate azioni di coloro che, indegni di essere chiamati uomini, li abbandonano senza lacuna pietà. In un mondo sempre più distante dalla Natura, il legame con i nostri gatti e i nostri cani è ciò che ancora ci resta, fortunatamente sostenuto anche dalle spese per il loro cibo e la salute e la bellezza, non diversamente da ciò che facciamo per noi.
DPF
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