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Blitz leghista a Uno Mattina e a La Vita in diretta con gli esterni pro Salvini, insorge Anzaldi



Non bastava il caso Fazio, che da domani sera non sarà più in onda il lunedì, e la conseguente rissa fra il direttore di Rai Uno, Teresa De Santis, ormai convinta di essere la vera padrona della Rai, e l’amministratore delegato, Fabrizio Salini, determinato a far rispettare quelle poche ma fondamentali regole gioco, ad agitare la tv pubblica. Ad una settimana dal voto per le europee irrompe sulla scena la vicenda di Uno Mattina, dove la Lega, sempre attraverso il direttore di Rai Uno, Teresa De Santis, usato come un ariete ( visto il silenzio del presidente Marcello Foa viene il dubbio che la direttora venga usata strumentalmente per fare il gioco sporco ora, poi si vedrà) per piazzare i giornalisti amici del Carroccio.


In pratica Rai Uno punta ad inserire nella redazione del programma una serie di personaggi cari a Matteo Salvini, per rendere il progamma sempre più leghista e sempre meno grillino, volendo controbilanciare la deriva pentastella del Tg1, sostengono i padani che sponsorizzano l’operazione. Ma visto che si tratta di contratti esterni tanto l’Usigrai quanto la Vigilanza vogliono vederci chiaro. Visto che Rai Uno è «la rete principale della tv pubblica, tutto ciò che accade lì rischia di avere ricadute pesanti su tutta l’azienda», sostiene in una nota l’esecutivo dell’Usigrai, «E' vero che si prepara una infornata di esterni? Ed è vero che tra di loro c’è anche un giornalista che si è autodefinito razzista (il riferimento è a Roberto Poletti e ad un suo articolo pubblicato su La Padania quando ne era il direttore)? E' vero che questo cambio radicale sta avvenendo sia a UnoMattina che alla Vita in Diretta (dove Casimiro Lieto fa il bello e il cattivo tempo?)In alcuni casi, tenendo in panchina chi non si è adeguato o non si adegua alla nuova linea. In entrambi le situazioni operano persone molto vicine al Presidente della Rai , Marcello Foa». «A questo proposito: perchè il portavoce del Presidente», aggiunge l'Usigrai, «continua a occuparsi del futuro di UnoMattina, visto che dovrebbe lasciarla a fine stagione? O invece vuole mantenere - ufficialmente o ufficiosamente - il doppio ruolo? Quello che sta avvenendo a Rai Uno, in programmi molto sensibili per la costruzione dell'opinione pubblica, sembrano essere le prove generali del Direttore unico dell'approfondimento che - come abbiamo denunciato da tempo - rischia di trasformarsi in Dittatore unico dell'approfondimento'».


Stavola anche il Cdr del Tg1 scende in campo, volendo tutelare le professionalità interne mortificate dalla voracità della politica. “Dopo aver letto le notizie che riguardano il cambio di diversi autori della trasmissione Uno Mattina, di cui anche il Tg1 ha responsabilità editoriali, il Cdr della testata ribadisce la necessità che venga garantita la massima pluralità, come già scritto nel documento finale approvato all'unanimità dall'assemblea di redazione il 15 maggio». Ovviamente il deputato del Pd, Michele Anzaldi, ha chiesto alla Vigilanza di affrontare subito il caso. Sarebbe il minimo visto ciò che sta accadendo.


di Alberto Milani

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