Alessandro Meluzzi, psichiatra e volto noto della televisione, un’intervista a Spraynews, sottolinea come la migliore medicina ai problemi psichiatrici in seguito alla pandemia non è il bonus psicologo, ma un ritorno veloce alla normalità, lasciando le persone libere di scegliere.
Sono aumentati i disagi psichici in seguito alla pandemia?
«Sono aumentati durante il lockdown così come durante questo clima di allarme permanente. Sono cresciuti con l’affermarsi della contrapposizione tra no vax e si vax, in un clima di crescente felliniano di cui non si vedono gli esiti, neanche i contorni. Non dobbiamo meravigliarci, quindi, che ci sia poi una crescita dei disagi».
Quali sono i principali?
«Depressioni, disturbi ansiogeni, effetti compulsivi, claustrofobie, fino alle recrudescenze delle malattie psichiatriche o vere e proprie psicosi. Per non parlare, poi, delle dipendenze, dal consumo di droga fino a quello di alcool. Sono fenomeni che in questo periodo sono diventati incontrollabili».
Quanto le persone temono di ritrovarsi in una nuova emergenza?
«Non sono ancora uscite dall’emergenza. Sono due anni che provano le stesse sensazioni. Speriamo, quindi, di ritrovare quanto prima qualche elemento di normalità. Solo così si risolveranno tanti problemi».
Chi ritiene siano i più fragili: i giovani o gli anziani?
«Direi entrambi, ma in modo differente. Stiamo parlando di danni permanenti, soprattutto per quanto riguarda i bambini, che si porteranno per mesi se non per anni gli strascichi della pandemia. Due anni di mascherine quando si è nel pieno della crescita non sono una banalità».
Le persone hanno ancora paura di ricorrere allo psicologo oppure c’è stato un cambio di mentalità con il Covid?
«Gli psichiatri sono talmente pochi ormai in Italia che è difficile anche trovarli. C’è, invece, un’affluenza degli psicologi, non sempre formati in modo adeguato».
Basta il bonus psicologo per chi oggi svolge una funzione fondamentale?
«Pare che sia passato, ma sinceramente non so quali problemi risolverà»
Di cosa c’è invece bisogno?
«Di ritornare alla normalità al più presto possibile. Questa è l’indicazione più sensata che si possa dare. Le persone devono essere nuovamente libere di scegliere. Solo così si fa vera prevenzione».
Di Edoardo Sirignano
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