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Bresso e la legionella: la quinta vittima del morbo è in Calabria




In tempi di crisi e discussioni sui vaccini e quindi sui virus e sulle infezioni, ogni giorno si presenta un nuovo caso di diffusione di qualche morbo.


A Bresso, in provincia di Milano, un pensionato di settant’anni è morto lunedì al Policlinico universitario Mater Domini dove era ricoverato dal 26 luglio scorso quando ha accusato i primi sintomi della malattia virale conosciuta abitualmente con il nome di “legionella”. L’anziano malato si trovava in provincia di Catanzaro insieme con la sua famiglia per trascorrere un periodo di ferie, ma ci sono forti probabilità che l’uomo avesse già contratto il morbo da svariati giorni prima della partenza delle ferie.


Salgono pertanto a cinque le vittime dell’epidemia di legionella a Bresso con almeno cinquantatré persone infettate tra il 10 luglio e il 13 agosto. Il timore peggiore è che il batterio si sia insidiato così in profondità sul territorio da entrare in azione dove e quando meno ci si aspetta. Il caso di contagio di lunedì, quando un artigiano di Cinisello Balsamo si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale Bassini con i sintomi della legionella, e la morte del bressese a Catanzaro, hanno riacceso le paure dei cittadini che si attendono risposte rapide e sicure sulla causa di questa eccezionale epidemia.


La regia degli interventi è affidata a Regione Lombardia. L’assessore al Welfare Giulio Gallera sta seguendo l’emergenza bressese fin dal principio cercando di scoprire la causa e trovare il luogo nel quale si è sviluppata la carica batterica fuori norma.

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