La Rai buca. Ma non lo schermo, proprio i conti. E lui, l'irregolare, come ama definirsi, Carlo Freccero mentre sfida la sorte sguainando la spada degli ascolti sta cercando di mettere una pezza a una gestione scellerata che fa segnare alla seconda rete un maxi debito da 26 milioni di euro. Secondo le voci che corrono Freccero, in vari colloqui riservati, avrebbe sostenuto che la rete a lui affidata necessita di una cura da cavallo. La precedente gestione ha lasciato a Carletto una situazione devastante che il neo direttore ha subito preso in mano.
Stando alle chiacchiere raccolte a viale Mazzini, e dintorni, l’idea di tagliare costi e programmi, puntando su investimenti definiti strategici, è l'unico modo per scongiurare il disastro completo, soprattutto in questo momento che Rai Due è la rete paradiso in terra dell’immaginario televisivo grillino-leghista (una volta chi voleva insultare un esponente della Lega gli dava del fascio-leghista). Non è strano o folle ma è la perfetta rappresentazione dell’idea Grillina, anzi di Grillo, della tv. Fuori gli irregolari veri, tipo Luca e Paolo. E via con gli investimenti lacrime e sangue, che penalizzeranno RaiUno in favore della sorella più sofferente. A farci le spese sarà sicuramente l’agente delle star Lucio Presta, che farà meno fatture visto che la moglie, Paola Perego, la regina dei programmi senza un programma, verrà sacrificata in nome della ragion di stato. L’importante è assecondare i voleri delle Stelle. Certo, creare un problema all’ammiraglia, dell’azienda, perché tale è Rai Uno per i vertici aziendali e gli investitori, rischia di mandare in tilt l’intero sistema. E pure i conti che vorrebbe risanare. Se dovesse crollare la pubblicità più d’uno potrebbe invocare il danno erariale, visto che la Rai è un’azienda pubblica. Allora si corre ai seri ripari, senza troppi timori reverenziali, e a breve, per esempio, chiuderà anche il programma “i fatti vostri” e “Nemo”, tanto irriverente quanto inutile, sarà anestetizzato. Forse chiuso.
Al suo posto avanti tutta con due programmi di approfondimento politico gestiti e controllati dal Tg2, diretto da Gennaro Sangiuliano, che non fa altro che sfoggiare la sua intimità con Salvini e il gradimento che hanno per lui i 5 stelle. È proprio Sangiuliano a fare la voce grossa in questo momento a viale Mazzini. Non si muove foglia che Genny non voglia, tanto lui è intimo di Salvini e gradito ai 5 Stelle. E così è partita la controffensiva del direttore del Tg2, che sta spingendo e brigando in modo da poter avere il controllo totale di tutta l'informazione politica della rete. Insomma, a Raidue via con le epurazioni (il partitone Rai parla già di raccomandati) e si faccia posto alle marionette, quelle a cui attacchi il filo e fai dire quello che vuoi, a patto sia di colore gialloverde. Intanto Freccero fa da parafulmine e cura il malato…
di Alberto Milani
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