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Caccia al tesoro "alieno" nel Triangolo delle Bermude




La “caccia al tesoro” è probabilmente insita nell’essere umano, non iporta in quale età o tempo storico, non importa a quale latitudine, l’uomo va sempre in cerca di qualcosa di favoloso da scoprire, che sia l’Eldorado o l’arca dell’alleanza, il santo graal o la fontana della giovinezza.


Oggi, la tecnologia contemporanea ha semplicemente favorito con i suoi mezzi questo tipo di ricerca, e dunque i “cacciatori di tesori” si sono moltiplicati esponenzialmente, tanto che uno di questi. Darrell Miklos, esploratore di Discovery Channel sostiene di aver trovato i probabili resti di un'astronave extra-terrestre, mentre esplorava antichi relitti in prossimità del famoso e temuto Triangolo delle Bermude.


L'esploratore ha fatto uso per le proprie ricerche di alcune mappe private realizzate dal noto astronauta della NASA, Gordon Cooper. Cooper infatti, fu il primo astronauta a viaggiare in solitario nello spazio e forse anche il primo a dormire nel vuoto siderale nel 1963, quando con la sua capsula, la Faith 7, circumnavigò la Terra per ventidue volte, stabilendo un nuovo record. Per trentaquattro ore, nello stretto alloggiamento della capsula, Cooper svolse il compito di effettuare alcune ricerche per identificare i siti più idonei per un lancio di missili nucleari, così facendo invece, s’imbatté in maniera casuale in un qualcosa che sembrò essere uno strano, insolito accumulo di rottami metallici in fondo all'oceano.


La trasmissione, che negli States ha un vasto seguito, Cooper's Treasure, condotta dallo stesso Darrell Miklos, sta ora cercando di verificare se le anomalie riscontrate dall'astronauta possano davvero essere legate a una sorta di "tesoro" di qualsiasi specie quindi durante la sua esplorazione, Miklos si è a sua volta imbattuto in un enorme oggetto sommerso di origine non meglio identificata, riguardo cui ha dichiarato che si tratterebbe di una «Formazione diversa da qualsiasi altro relitto da naufragio mai visto». La presunta astronave, sarebbe lunga quasi cento metri e sembrerebbe avere alcune lunghe protuberanze che fuoriescono dal corpo principale. Il fatto poi che tutto questo sia stato rinvenuto nel misterioso Triangolo delle Bermude, che per molti decenni ha assistito alla scomparsa di settantacinque aerei e dialcune centinaia di navi rende tutto questo ancor più inquietante. Ovviamente molte sono le teorie prodotte per spiegare le cause di tali catastrofi aeree e marittime: Chi ritiene entrino in gioco forze paranormali, oppure interferenze elettromagnetiche capaci di far impazzire le bussole e gli strumenti di navigazione, oppure maltempo improvviso con onde anomale di immane portata, o potentissime correnti del Golfo per concludere forse con le bolle di gas dovute ad enormi depositi sottomarini di metano. Adesso a questa serie di interrogativi senza risposta si aggiunge un ulteriore domanda che apre a un nuovo mistero: Cos’è questo gigantesco oggetto metallico inabissato nell’azzurro oceano corallino delle isole Bermuda? Una nuova spedizione di ricerca è stata comunque prevista a breve con lo scopo di portare dei nuovi “Indiana Jones” sott’acqua e finalmente svelare al mondo se realmente esiste un “tesoro” proveniente da un altro pianeta.



DPF

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