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Camping River, sale la tensione: i rom provano a rientrare




A volte ritornano, anche subito in questo caso. La tensione è salita nuovamente nella serata di ieri al Camping River di Roma, quando i rom hanno provato nuovamente a rientrare ferendo un uomo di guardia.


Poco dopo le 19, rimasti sotto la pioggia, gli oltre duecento nomadi di etnia rom rimasti all'esterno del loro campo hanno iniziato a protestare per poter rientrare nella struttura. Ne è scaturito uno scontro con gli agenti della Polizia Locale impegnati a bloccare il loro tentativo di rientrare nell'area. Nel parapiglia seguito è stato divelto il cancello della struttura ma la sorte peggiore è toccata ad un agente del X gruppo Mare, chiamato come rinforzo che è stato colpito ad un occhio da una pietra scagliata da qualche facinoroso. Un'ambulanza prontamente sopraggiunta sul luogo, ha portato l'agente all'ospedale Sant'Andrea per le prime cure e gli accertamenti precauzionali di rito. La situazione poi ha anche richiesto l'intervento della Polizia di Stato, in quanto una volta effettuate le operazioni di sgombero, la presenza dei rom all'esterno del camping, diventa competenza dell’ordine pubblico e quindi non più soltanto della polizia Locale.


Sul posto sono perciò subito sopraggiunte quattro volanti della polizia e un blindato. Il tutto con una situazione già tesa per la lunga giornata di sgomberi, ulteriormente complicata dalla pioggia che si è abbattuta sulla città, la polizia ancora una volta ha garantito il decoro e la sicurezza urbana duranteuno sgombero eseguito pacificamente e nel massimo rispetto degli ex occupanti, poi degenerato in disordini, anche a causa della strumentalizzazione fatta da chi, nelle ultime ore, ha deliberatamente voluto raffigurare la Polizia locale di Roma Capitale, come i violenti esecutori di un regime autoritario ed antidemocratico.

Una sempre più difficile convivenza regola i rapporti tra i nomadi, spesso accampati in maniera disordinata e priva di controlli, lungo le periferie romane, con una sorta di sottomondo alieno da ogni legge e sanità, obbligato poi in un tempo medio o breve a conflagrare in modi impensabili.


DPF

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