«Leggendo i giornali di oggi, apprendo il contenuto di dichiarazioni accusatorie asseritamente rese da Fabrizio Centofanti nei miei confronti, dichiarazioni che per legge la Procura di Perugia avrebbe dovuto trasmettere prima alla difesa e al giudice della udienza preliminare. Su questi fatti e vicende ho già chiarito la mia posizione nell’interrogatorio del 31 maggio del 2019 ai pubblici ministeri di Perugia. Non mi spaventa nessuna dichiarazione last minute - quasi ad orologeria per distrarre da fatti gravi perpetrati ai miei danni - peraltro avvenuta al di fuori della naturale sede che sarebbe stata l’udienza preliminare. La battaglia per la verità anche sul trojan continua: mi difenderò sempre nel processo dimostrando di non aver mai compresso la mia funzione di magistrato e continuerò a battermi per affermare i principi di una giustizia giusta. Non mi lascio certo intimidire da manovre e operazioni “spintanee” che provano ad infangarmi al solo scopo di far calare il silenzio sulla mia vicenda. Non accadrà!». Lo dichiara in una nota Luca Palamara.
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