Anche per i giudici di secondo grado è Antonio Logli il presunto assassino della moglie. E' stata confermata, infatti, dalla Corte d'Appello di Firenze la condanna a vent'anni Logli, accusato dell'omicidio di Roberta Ragusa, scomparsa da Gello di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa, il 13 gennaio 2012. Secondo giudici, Logli avrebbe anche distrutto il cadavere della vittima.
"Siamo soddisfatti, la sentenza che ci aspettavamo", ha detto all'Agi l'avvocato Enrico Maria Gallinaro, legale della parte civile. "Il tempo che ha impiegato la corte per decidere è servito ai giudici per sviscerare bene la questione", ha aggiunto.
I giudici fiorentini hanno ritenuto valida la ricostruzione dell'accusa secondo cui Logli, la notte in cui scomparve la moglie, fu scoperto al telefono con la sua amante. Per questo motivo scoppiò un litigio tra lui e Roberta, sfociato poi in un omicidio e nella distruzione del cadavere di lei. Al momento della scomparsa la donna aveva 44 anni. Insieme al marito, Antonio Logli, gestiva una scuola guida adiacente all'abitazione.
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