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Cicchitto a Huffington Post: "Perché eliminare il bollettino giornaliero dei contagi sarebbe errore"


Meglio l’ansia che spinge a comportamenti rigorosi che la sottovalutazione che favorisce la propagazione del virus.


In una situazione così difficile come l’attuale, la completezza della informazione è fondamentale. Siccome le cifre del contagio sono negative, si risolvono i problemi non comunicando quotidianamente l’andamento del contagio e riservandosi di comunicarlo una volta a settimana. Si tratterebbe di una censura inaccettabile che per di più sapendo come vanno le cose in Italia sarebbe certamente accompagnata da una quotidiana fuga di notizie, anzi si aprirebbe una sorta di mercatino popolato i persone che danno cifre vere o sbagliate per la giornata.


Le conseguenze sarebbero ancora più disastrose della situazione attuale. Per di più non si calcola che, a parte l’irresponsabilità dei no vax ha nuociuto molto ai fini della propagazione del contagio la superficialità o l’ottimismo di molte persone normali che hanno sottovalutato la situazione e il rigore nei comportamenti che essa richiede.


Allora è vero che le notizie quotidiane se i contagi aumentano creano ansia, ma alla stretta meglio l’ansia che spinge a comportamenti rigorosi che la sottovalutazione che porta a quel lassismo che favorisce la propagazione del contagio. Il fatto è che c’è una ostinazione nella apertura della scuole il 10 gennaio che non è stata preceduta dal rigore richiesto nel miglioramento dei trasporti, nell’aumento del numero delle aule, nella dotazione di impianti di areazione di esse.


Per di più si è tardato a lungo, anche grazie alle pressioni esercitate da noti virologi come Matteo Salvini e Giorgia Meloni nella vaccinazione dei bambini e dei ragazzi che allo stato si presentano, in parallelo con i no vax, come la categoria di persone più colpita dal contagio.


Dico tutto ciò ritenendo che comunque il governo Draghi è molte volte meglio di quelli Conte-Arcuri-Vecchione che lo hanno preceduto. Detto ciò sarebbe però sbagliato non rilevare gli errori che sono stati commessi da ottobre a oggi.


Di Fabrizio Cicchitto (su Huffington Post, 12.01.2022)

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