«Dopo il crollo del comunismo, come ha rilevato Mario Tronti nel suo ultimo libro “Il popolo perduto”, la componente del PDS che si comportò con maggiore linearità è stata quella migliorista che puntava all’unità col PSI per formare un grande partito socialista riformista. Invece Occhetto puntò a una fuoriuscita da sinistra mentre invece i ragazzi di Berlinguer (D’Alema, Veltroni, Violante e gli altri) puntarono a cavalcare la tigre del circo mediatico-giudiziario innescato da Mani Pulite per distruggere il PSI, prenderne il posto e conquistare il potere». Lo ha detto Fabrizio Cicchitto presidente di Riformismo e Libertà, intervenendo nel dibattito con Bettini e con Morassut alla presentazione dei libri "Agorà", "I Democratici" e "Storia di Forza Italia".
«Anche il disastro attuale discende da lì - ha aggiunto Cicchitto - Berlusconi ha avuto il merito storico di aver salvato la dialettica democratica salvando Forza Italia e dando vita al bipolarismo all’italiana. Quel bipolarismo però si è fondato su coalizioni molto eterogenee che hanno espresso livelli assai limitati di governabilità. Quando è sopravvenuta la recessione il centro-destra ha pagato le sue divisioni interne e i comportamenti trasgressivi di Berlusconi, il centro-sinistra l’assenza di leadership e le sue divisioni. Il PDL e il PD hanno dovuto appoggiare il governo Monti che ha evitato il default con una politica di lacrime e sangue che è stata una delle cause della nascita del Movimento 5 stelle. A quel punto con la sua politica contraddittoria Berlusconi ha dato un grande spazio a Salvini, mentre sul piano opposto, altrettanto ha fatto il PD nei confronti dei grillini».
«Per di più sia il PD che Forza Italia - ha concluso Fabrizio Cicchitto - non hanno capito tempestivamente che stava esplodendo l’uso politico di internet, invece cavalcato dalla Lega e dai grillini. L’attuale governo è pessimo da ogni punto di vista, ma Forza Italia si sta arrendendo a Salvini e il PD sta cercando con Zingaretti di recuperare la sinistra tradizionale con una gestione burocratica conservatrice. Sarebbe auspicabile la formazione di un partito di centro, distante e diverso dal PD, ma nettamente contrapposto sia alla Lega sia al Movimento 5 stelle. Purtroppo però finora di questo partito esistono solo la domanda e l’auspicio, ma non l’offerta né come leadership né come classe dirigente né come punti di riferimento mediatici e organizzativi».
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