Ha avuto contro per un verso la mafia corleonese, la magistratura collusa, larga parte della procura di Palermo. Per altro verso, ha avuto contro Magistratura Democratica, il Csm, il sindaco di Palermo
Diciamoci la spiacevole verità in termini più crudi di quanto non sia stato fatto anche nei discorsi più critici e autocritici di questi giorni. Falcone ha avuto contro per un verso la mafia corleonese, la magistratura collusa, larga parte della procura di Palermo guidata da Giammanco. Per altro verso, ha avuto contro Magistratura Democratica, il Csm, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
Nel gennaio 1988 Elena Paciotti di Magistratura Democratica fece un famoso discorso a favore di Meli contro Falcone per la nomina di Consiglieri istruttori a Palermo. Nel settembre 1991 Leoluca Orlando, Alfredo Galasso, Carmine Mancuso firmarono un dossier di 19 pagine nel quale attaccavano frontalmente Falcone.
Sull’Unità del 12 marzo 1992 Alessandro Pizzorusso scrisse un articolo dal titolo “Falcone super procuratore? Non può farlo, vi dico perché”. Il principale collaboratore del ministro non dà più garanzia di autonomia. Uno dei pochi magistrati che con Di Lello fu fino in fondo con Falcone, fu Paolo Borsellino che anche lui voleva riprendere il tema “mafia-appalti”. Anche Borsellino è stato trucidato.
Il processo Borsellino è stato oggetto di un clamoroso depistaggio del quale fu protagonista un poliziotto del peso di La Barbera. Quel processo per depistaggio ha avuto un andamento ridicolo: del resto sono rimasti imputati solo 3 poliziotti. In sostanza il depistaggio sta proseguendo anche ai giorni nostri.
Di che parliamo?
Di Fabrizio Cicchitto
Comments