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Clemente Mastella: Speranza, decide zona rossa per la Campania sulla base di una foto di Napoli

#Mastella attacca #DeLuca, #DeMagistris e #Speranza: “Ministro Speranza, come ha potuto decidere la zona rossa per tutta la #Campania sulla base di una foto scattata a Napoli. I numeri di Benevento sono da zona gialla. Siamo vittime di una grande ingiustizia”




Sindaco Mastella, zona rossa a chi? Per la sua Benevento hanno sbagliato il colore?

Al massimo avremmo accettato il colore giallorosso, che è quello simbolo della città. La Campania doveva essere sottoposta a un’operazione di chirurgia sanitaria. Napoli e Milano, come ha ricordato anche Walter Ricciardi, consulente del Ministro della #Sanità Speranza, dovevano essere zone rosse. Per il resto, si dovevano esaminare i dati e decidere di conseguenza. E, invece, si è fatto di ogni erba un fascio. Passando da un paesino di montagna sperduto del Sannio a uno analogo del Molise, in pochi chilometri si passa dal rosso al giallo, come se il semaforo fosse impazzito. Ieri i contagiati in tutta la provincia di #Benevento sono stati 54, a #Napoli 3500. Non c’è una logica e per noi è devastante. Così si umilia la nostra gente. Anche se fossimo rimasti zona gialla, non ci saremmo dati alla pazza gioi, mettendoci tutti insieme a prendere il sole, ma avremmo continuato a rispettare tutte le misure di precauzione e tutti i divieti. Io ho chiuso da tempo le vie della movida e cercato di prevenire tutti gli assembramenti. Ho impedito che i giovanissimi girassero indisturbati in branco. Se il Sindaco di Napoli non ha fatto nulla di tutto questo, la responsabilità è sua, non mia.


Del Governatore De Luca che mi dice?

Senza entrare, considerato il mio ruolo istituzionale, nella polemica #politica, non capisco, è solo una constatazione, come ci possa lamentare di non aver potuto fare prima quello che il Governo ha fatto dopo. Se la #zonarossa l’avesse decisa il #Governatore, o anche singoli sindaci, i ristori, ovvero tutte le provvidenze a favore dei commercianti e dei lavoratori autonomi, non sarebbero stati elargiti e ci saremmo ritrovati a dover fronteggiare la gente in rivolta.


E il Governo, il Ministro della Sanità?

Innanzi tutto, non ho capito perché, per una volta che noi italiani ne azzecchiamo una, il #lockdown, che tutti hanno imitato e continuano a imitare, noi gli inventori, cambiamo strategia e prendiamo provvedimenti, me lo lasci dire, quanto meno confusi e ridisegniamo l’Italia a colori.


Non ha capito, in particolare, il ministro Speranza?

Lo dico, soppesando bene le parole. Leggo in un’intervista al #Ministro, pubblicata sulla Stampa di oggi, che la zona rossa della Campania sarebbe stata decisa sull’onda di un’immagine drammatica scattata a Napoli in quella famosa domenica di follia. Vorrei sapere dal Ministro come sia possibile prendere una decisione così drastica sulla base, non dei numeri, ma di un’immagine. E, ammesso e non concesso, che a fare la differenza possa essere una visione, vorrei anche chiedergli che cosa c’entri a Benevento con quella immagine. Siamo distanti da Napoli quasi 100 chilometri.


I beneventani come l’hanno presa?

Non bene ovviamente. Si sono, come arrabbiati, ma poi ha prevalso il senso civico e si sono adeguati. Sa, io sono un po’ come Socrate, anche quando la legge è ingiusta, la osservo rigorosamente, perché altrimenti, come temeva il grande filosofo di Alopece, salta tutto.


Quanti sono stati in morti nell’ultima settimana?

Cinque.

La zona rossa di Benevento è come la cicuta da mandar giù, a qualunque costo?

Esattamente. La legge è ingiusta io e tutti i beneventani sono stati costretti a bere la cicuta dell’ingiustizia. Non solo il loro Sindaco.


di Antonello Sette






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