Il Gup di Ragusa, Ivano Infarinato, ha condannato a nove anni di carcere Rosario Greco, l'uomo che l'11 luglio del 2019, sotto l’effetto di di alcol e stupefacenti, investì e uccise con il suo suv i due cuginetti Alessio e Simone D'Antonio, mentre giocavano davanti all'uscio di casa. Il pm Fabio D'Anna aveva chiesto 10 anni, ma l'uomo ha potuto contare su una riduzione della pena per aver scelto il rito abbreviato. L’imputato al momento della sentenza non era in aula, dove erano presenti invece i genitori dei due bambini e gli zii. "Il giudice ha fatto un ulteriore sconto rispetto alla richiesta del pm. Non sono queste le pene che si applicano ad un criminale. Ci saremmo aspettati una condanna piu' severa", ha detto Tony D'Antonio, padre di Simone. "Le sentenze non si commentano ma si eseguono - ha commentato il Commissario straordinario del comune di Vittoria, Filippo Dispenza - 'Dura lex, sed lex'. Piuttosto la responsabilita' e' di chi ha voluto tipizzare l'omicidio stradale e l'ammisione automatica al rito abbreviato. La vera giustizia Alessio e Simone la troveranno in Paradiso". Il comune di Vittoria si e' costituito parte civile nel processo contro Rosario Greco chiedendo la modifica del capo d'imputazione in 'omicidio volontario sorretto da dolo eventuale' e un risarcimento esemplare di un milione di euro. Il Gup ha deciso che il risarcimento del comune di Vittoria avverra' in separata sede con un nuovo giudizio civile.
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