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Conte incontra Stoltenberg e rafforza l'Alleanza atlantica



"La Russia ha un ruolo fondamentale, e senza un suo coinvolgimento è difficile pensare di uscire dalle crisi. Servono da parte della Nato messaggi di dialogo e comprensione". Lo ha affermato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a margine del colloquio a Palazzo Chigi con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. "Con la Russia, dopo la crisi ucraina del 2014 dalla Nato, è stato applicato un doppio binario di fermezza e dialogo", ha sottolineato il premier. "Confermiamo questa linea, continuando a promuovere le missioni del Consiglio Nato in Russia, evitando malintesi e potenziali escalation", ha concluso Conte.

Insomma, il presidente del Consiglio ha confermato piena fiducia nell'Alleanza atlantica, ma chiede un maggiore dialogo tra i Paesi membri, focalizzando l'attenzione sul ruolo chiave che ricopre l'Italia sul piano della sicurezza. "L'Italia è riconosciuta come un Paese fornitore di sicurezza sul piano globale. Non intendiamo sottrarci a questa responsabilità e ai nostri impegni di solidarietà e lealtà atlantica, ma è naturale che il nostro Paese possa svolgere sempre più un ruolo chiaro per la sicurezza e la stabilità sul cosiddetto fianco sud dell'alleanza, quell'arco di instabilità che si estende dal Mediterraneo al Medio Oriente, da cui provengono le minacce più dirette alla sicurezza dei nostri cittadini, con fenomeni di criminalità e terrorismo", ha evidenziato il premier.



STOLTENBERG "Quello che facciamo è nell'interesse dei cittadini italiani" ha dichiarato il segretario generale della Nato durante la conferenza congiunta a Palazzo Chigi. E aggiunge che "la Nato contribuisce ad alleviare le crisi di rifugiati e migranti in Europa", sottolineando come l'Alleanza atlantica sia in stretto contatto con l'operazione Sofia condotta dall'Ue nel Mediterraneo centrale e aiuti a implementare l'accordo sui migranti fra Ue e Turchia.


VISITA AD AMATRICE Al termine dell'incontro con Stoltenberg, il premier si è recato ad Amatrice per incontrare i cittadini terremotati. Dopo aver visitato la chiesa di S. Agostino, nel centro storico della cittadina laziale, si è poi diretto verso il Parco Comunale per incontrare gli amministratori locali. "Sono qui per esprimere solidarietà alla gente di Amatrice e per evitare che queste persone sentano un senso di solitudine e di abbandono", ha affermato il presidente del Consiglio appena giunto sul posto, e ha assicurato il massimo impegno del governo per la ricostruzione.



Intanto, il vertice che si è tenuto ieri sera a Palazzo Chigi tra Conte e i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, che aveva come oggetto di discussione le nomine dei viceministri e sottosegretari, si è tramutato in un vertice d'emergenza per affrontare il caso Aquarius. Dunque, il nodo non è ancora sciolto. Secondo indiscrezioni, la delega alle telecomunicazioni non andrebbe più ad un leghista, come si era ipotizzato in un primo momento, ma sarebbe affidata ad un pentastellato. Con ogni probabilità la delega al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) andrebbe al sottosegretario Giorgetti, mentre Editoria e Servizi Segreti al M5s. Al momento l'unica cosa certa è che alla Lega spetteranno circa 20 tra viceministri e sottosegretari e 25 ai pentastellati. Le presidenze delle commissioni bicamerali di garanzia, Copasir e Vigilanza Rai andrebbero rispettivamente a Fratelli d'Italia e Forza Italia. Per il Pd la strada è tutta in salita.


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