Il numero dei pazienti positivi al coronavirus è sceso sotto la soglia delle 60mila unità: non succedeva dal 26 marzo. Un segnale senz'altro positivo, che si aggiunge a una serie di altri indizi in grado di rivelare che la fase acuta dell'epidemia potrebbe essere ormai alle nostre spalle. Il 26 marzo, della circa 60mila persone malate, il 5,8% era ricoverato in terapia intensiva, il 39,9 era ricoverato con sintomi e il 54% era in isolamento domiciliare. La fotografia delineata dai dati diffusi dalla Protezione civile, restituisce un'immagine dell'epidemia molto diversa. I primi due valori, infatti, sono scesi notevolmente e sono, rispettivamente, intorno all'1% e al 15%. Molto più alta è invece la percentuale di chi è a casa in quarantena, pari all'84% in più. Un trend registrato anche dall'Istituto Superiore di Sanità. "Non ci sono novità sulla curva epidemica, non si registrano variazioni significative. La curva è in calo", ha detto il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro, facendo il punto sull'andamento dell'epidemia. Ma il virus circola ancora, precisa, quindi non si deve abbassare la guardia.Dei 652 tamponi positivi rilevati nelle scorse 24 ore, la maggior parte sono in Lombardia, con 293 nuovi positivi.
Tra le altre regioni più colpite, anche il Piemonte con 87 casi, l'Emilia Romagna con 53, il Veneto con 21, la Toscana con 35, la Liguria con 45 e in fine il Lazio a quota 31.Sempre dalla Lombardia, però, arriva un ulteriore segnale positivo. "La Lombardia ha un netto trend in calo, quotidianamente c'è un decremento molto significativo di casi", ha sottolineato Brusaferro. Parole a cui fa eco anche il governatore Attilio Fontana, che ricorda come l'indice RT della sua regione, che indica la diffusione del virus, sia pari a 0,51, in discesa rispetto all'ultima rilevazione che faceva segnare 0,62. il livello di rischio passa cosi' da 'moderato' a 'basso'". Anche tutti gli altri dati sono in costante e netta flessione. In terapia intensiva si trovano attualmente 595 persone in tutta Italia, 45 meno di ieri. Sono ancora ricoverate con sintomi 8957 persone, 312 meno di ieri. In isolamento domiciliare 49770 persone (-1281 rispetto a ieri). Nelle ultime ventiquattr'ore sono morte 130 persone (ieri le vittime erano state 156), arrivando a un totale di decessi 32.616. I guariti raggiungono quota 13.6720, per un aumento in 24 ore di 2.160 unità (ieri erano state dichiarate guarite 2278 persone).Il calo dei malati (ovvero le persone attualmente positive) è stato pari a 1638 unità (ieri erano stati 1792) mentre i nuovi contagi rilevati nelle ultime 24 ore sono stati 652 (ieri 642). Questi due dati vanno sempre analizzati considerando il fatto che sono strettamente collegati al numero di tamponi fatti. Oggi sono stati fatti 75.380 tamponi (ieri 71.679). Il rapporto tra tamponi fatti e casi individuati è di 1 malato ogni 115,6 tamponi fatti, il 0,9%. Negli ultimi giorni questo valore è stato in media del 1,1%. Il numero totale di persone che hanno contratto il virus dall'inizio dell'epidemia è 22.8658.
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