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Si guarda al voto. Di Maio, tutti a Roma il 2 giugno

Sono bastate 24 ore e sembra già di essere in campagna elettorale. Il premier incaricato Cottarelli ha lavorato alla lista dei ministri (anche se alcuni rumours dicono fosse già pronta nel cassetto) e domani la porterà al Quirinale.


Il giorno dopo la designazione di Cottarelli a Palazzo Chigi, Matteo Salvini e Luigi Di Maio sono i protagonisti della giornata politica.

Di Maio lancia una manifestazione: mobilitiamoci, andiamo tutti il 2 giugno a Roma. Un’iniziativa mediatica che è solo la premessa di una campagna mediatica che parte oggi.





Più sfumato e conciliante il primo, più incisivo e duro il secondo. I due leader si difendono e fanno squadra contro chi, al Quirinale, ha posto veti sui nomi e ha fatto saltare il banco.


“Io non credo al complotto di Salvini. Savona conosciuto insieme e difeso insieme. Non credo che ci sia stata

malafede". Lo dice Luigi Di Maio, capo politico M5s, a Pomeriggio 5.


Al Quirinale "io avevo fatto arrivare nomi alternativi nomi alternativi a Savona come Bagnai e Siri,

entrambi della Lega, ma non andavano bene" perche' avevano

espresso posizioni critiche sull'Ue, racconta Di Maio nel salotto televisivo della D’Urso.




"Il governo del cambiamento se lo beccano tra tre-quattro mesi". Lo dice Matteo SALVINI, leader della Lega, intervenendo alla registrazione di Matrix, in onda stasera su Canale 5. "Sempre che non decidano di non mandarci a votare".


Sull’impeachment di Mattarella il leader della Lega frena: “Io faccio una cosa se sono convinto e la studio".

Il nodo più difficile da sciogliere per

Via Bellerio e’ il rapporto con Forza Italia. “Chiedete a Berlusconi, solo che alcune dichiarazioni di alcuni esponenti in questi giorni sono sgradevoli. Ci pensero'...'. Cosi' il leader della Lega Matteo Salvini, anche lui ospite di Pomeriggio Cinque su Canale 5 risponde a una domanda sul futuro dell'alleanza con il partito di Silvio Berlusconi.


Di Maio e Salvini irrompono nel pomeriggio televisivo degli italiani. E c’è già chi ipotizza un’alleanza tra Movimento cinque stelle e Lega in vista delle urne. Fantapolitica? “Se potremo avere un’alleanza, lo vedremo nelle prossime settimane", taglia corto Matteo Salvini.


E Di Maio: “Prima di venire qui ho incontrato SALVINI, noi e la Lega siamo forze alternative, abbiamo profonde differenze ma ci siamo detti una cosa: ci vogliono imporre un governo non votato da nessuno però la maggioranza in Parlamento ce l'abbiamo noi" perciò "intanto facciamo partire le commissioni e cominciamo a realizzare i punti del contratto di governo".


Sul nodo del ministro dell’economia il Quirinale smentisce il leader pentastellato (“mai fatti i nomi di Bagnai e Siri per il Tesoro”), mentre Di Maio rivela che Giorgetti avrebbe detto a lui e Salvini: ai tavoli europei non ho ne' le competenze e ne' le conoscenze per ottenere dei risultati". “Il problema non era Savona, ma tutti quelli come Savona. La campagna elettorale e’ appena cominciata. Il tema più caldo e’ l’Europa.

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