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Di Maio risponde a Salvini e UE, Berlusconi: «Governo anomalo, non durerà»


L'ipotesi Salvini premier, al momento, «non c'è». A chi gli ha chiesto se il leader leghista voglia far salire la tensione sul tema degli inceneritori in Campania perché punta a prender il comando a palazzo Chigi, Luigi Di Maio risponde scetticamente: «Credo solo che quando si sa che due forze politiche abbiano idee diverse questo non sia un problema, anche quando lo si dice. L'importante è sapere che cosa c'è nel contratto e non serve creare tensioni inutili quando una cosa non è prevista; quindi il problema non si pone». Il vicepremier grillino a Vivite per il festival del vino cooperativo, è entrato nel dettaglio: «Gli inceneritori non sono nel contratto. E poi se parliamo di inceneritori in Campania c'è già uno dei più grandi in Europa. Tra l'altro quella è la mia regione, c'è la mia famiglia, e il Movimento ha preso quasi il 60 per cento dei voti e crediamo di sapere che in quella regione bisogna fermare il business dei rifiuti».


Nonostante Di Maio insista sul tema del «non c'è scritto sul contratto» e quindi vada in qualche modo allo scontro con l'alleato leghista, Matteo Salvini ha mostrato ottimismo sulla possibilità di appianare le tensioni sui termovalorizzatori, e a margine dell'assemblea della Cna ha spiegato: «Parlerò con Luigi con cui abbiamo sempre trovato l'accordo, nell'interesse dei campani, non per gli interessi di altri. Siccome non vorrei che i bambini morissero di fumi tossici, il governo ha il dovere di trovare soluzioni per evitare una nuova emergenza rifiuti. Mi domando chi abbia governato, sia a livello locale sia a livello nazionale negli ultimi 10, 15 anni: perché non ha fatto partire i lavori? ». Salvini ha ricordato che «il governo Berlusconi aveva un piano per cinque termovalorizzatori puliti e produttivi , che è rimasto nel cassetto. Per quello che riguarda i rifiuti saremo a Caserta lunedì e troveremo sicuramente una soluzione positiva per la salute e l'economia: ovunque i rifiuti producono ricchezza, l'Italia è l'unico paese, in particolare la Campania è una delle poche regioni che dai rifiuti ci perde e non ci guadagna». E al 5 Stelle Alessandro Di Battista, che ha chiesto lealtà rispetto al contratto di governo M5s-Lega, Salvini ha risposto con un sorriso: «Sto seguendo riga per riga quello che è l'impegno preso con gli italiani. E invidio profondamente Di Battista che mi redarguisce dalle spiagge del Guatemala».


A proposito di Berlusconi: il Cavaliere ha osservato le liti quotidiane tra gli alleati gialloverdi e si è detto «ogni giorno più convinto che l'anomalia del governo giallo-verde non possa durare a lungo». In un messaggio inviato alla piazza torinese riunita sotto Palazzo Civico da Forza Italia a sostegno dell'Alta Velocità Torino-Lione Berlusconi ha aggiunto che «le loro contraddizioni in ogni campo cominciano a esplodere insanabili. Presto verrà il momento in cui il centrodestra avrà di nuovo la possibilità di guidare l'Italia in modo coerente con il programma votato dai nostri elettori. Noi ci saremo, stiamo lavorando per costruire quel futuro». Berlusconi poi ha spinto a fondo l'acceleratore per attaccare i 5 Stelle: «I grillini al governo si confermano purtroppo coerenti con quello che avevano annunciato in campagna elettorale: un progetto inquietante di decrescita, ostile all'impresa, allo sviluppo, al lavoro, alle infrastrutture. Un progetto di governo che ci porta fuori dall'Europa dal punto di vista economico e finanziario. Il rifiuto della Tav come l'ostilità alle altre grandi opere è l'ovvia conseguenza della loro ideologia, diretta erede della peggiore sinistra del secolo scorso. Con l'aggravante, da parte dei 5 Stelle, di una totale incompetenza addirittura esibita come se fosse un titolo di merito. Noi vogliamo far vincere l'Italia che chiede alla politica serietà e competenza, non proclami e provocazioni».


Qualcuno ha ricordato a Di Maio l'incontro tra Salvini e Berlusconi, ma il leader pentastellato ha mostrato indifferenza: «È normale che si incontrino perché sono alleati nel territorio dove ognuno è per sé, il contratto di governo è a livello nazionale». Stessa reazione anche da Salvini: «Con Berlusconi abbiamo bevuto un caffè, io zuccherato. Berlusconi abita a 30 metri da casa mia, a Roma, per cui ogni tanto si beve un caffè e ci si saluta». Meno aplomb ha mostrato invece Di Maio sulla prossima proposta europea che concederebbe aiuti e fondi solo a chi in regola con le disposizioni di Bruxelles: «Se si pensa di minacciare l'Italia ricordiamo che quelli sono soldi degli italiani, perché noi ne diamo più di quelli che riceviamo ogni anno. E poi per riformare il sistema dei fondi europei si deve essere in tanti e non solo due paesi. Se il criterio è che non si erogano più fondi a chi non si attiene alle regole dell'austerity io posso essere anche d'accordo, ma solo se andiamo a vedere negli ultimi dieci anni chi ha rispettato le regole sull'austerity».


di Paolo dal Dosso

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