Ci voleva, questo aiuto che Roberto Simoni, avvocato tributarista che svolge la sua professione quasi in forma diversa da quella che è la logica corrente della “ difesa ad oltranza “ del contribuente alle prese con l’ Agenzia. delle Entrate “ perché non vi è dubbio che all’arrivo di una qualsiasi comunicazione da parte del fisco ognuno di noi entra in fibrillazione e, sia pure con la coscienza non sempre pulita, subito si è portati a vedere in quella comunicazione una dichiarazione di guerra.
La fibrillazione ha inizio fin da quando torni a casa e trovi nella buca delle lettere l’avviso che il postino, non trovandoti, ti ha lasciato con l’invito ad andare a ritirare all’ufficio postale, dopo ben due giorni, la raccomandata con avviso di ricevimento che non ti ha potuto consegnare personalmente; due giorni di ansia, a volte spasmodica, nell’attesa di entrare in possesso di quella busta di colore verde che, hai scoperto su Internet, riguarda una contestazione; e si, perché i più scaltri si informano sulla base del numero della raccomandata sul tipo di comunicazione che non ti hanno potuto consegnare perché “ assente al momento della tentata consegna “: quasi un avviso di garanzia!
Ritiri la busta, febbrilmente la apri e ti trovi di fronte ad una quantità di fogli pieni zeppi di “ considerato “, di “ ritenuto “, di “ constatato “ alla fine della lettura dei quali, nell’ultimo, che sei ancor più febbrilmente a cercare perché sai che in esso è descritta la “ condanna “, trovi l’importo da pagare per un qualcosa di cui subito pensi di essere innocente.
A questo punto, se la cifra è abbordabile e dato che un pochino di colpa sulla coscienza magari te la senti, corri a pagare nel rispetto dei termini ingiunti ma se per caso ti ritieni innocente allora si pensi subito al tuo commercialista di fiducia che subito interpelli affrontandolo con l’aria stupefatta dell’innocente che non ha commesso, secondo te, nulla che possa aver attivato la contestazione della quale hai appena preso visione e magari anche senza averci capito niente.
Accertata l’innocenza del commercialista subito pensi: “…. a questi adesso gliela faccio vedere io, mi dovranno ripagare di questo affronto, di questa paura che mi hanno fatto prendere, e sai che gli combino!” Inizia così la faticosa ricerca di un consulente legale che ti possa assistere nella vertenza che hai intenzione di iniziare contro l’Agenzia delle Entrate: e non è mica così facile trovarlo!
Almeno fino a quando la sera dello scorso 27 agosto, una simpatica Antonella Giannattaro, coadiuvata dal simpaticissimo Massimiliano Buzzanca e dalla bellissima attrice, modella e giornalista Katia Noventa, ha presentato ad un attentissimo e “speranzoso” pubblico all’Isola del Cinema di a San Bartolomeo all’Isola, un interessantissimo libro opera di un avvocato pistoiese che esercita a Firenze ( ma non solo, lo diciamo perché sarà certamente un ottimo punto di riferimento! ) e che affronta in forma “ umana “ ma anche tecnicamente irreprensibile, i vari problemi che si presentano al contribuente che entra “ in conflitto “ con l’Agenzia delle Entrate, per qualunque problema.
Presente l’editore Monica Macchioni, che ha fornito i tipi della “ Male Edizioni “ per il pregevole lavoro dell’Avvocato Roberto Simoni, Autore pragmatico e molto simpatico, accattivante e dotato di un forte senso della comunicazione interpersonale, il Simoni ha spiegato in forma chiara ed esauriente, varie casistiche che possono presentarsi allorquando al contribuente arriva la fatidica busta verde ingenerando nei presenti, data la sua evidente competenza e la descrizione psicologicamente accurata del cliente che ricorre a lui, tante speranze perché, in fondo, è pur vero che la giustizia esiste………..
Da Avvocato dichiaratamente pragmatico, Roberto parte dal principio che la soluzione di molti problemi di carattere tributario può essere ricercata in un diverso approccio tra fisco e contribuente, attraverso una normativa che eviti la fastidiosa e spesso confusionaria esibizione di una inutile quantità di documenti atti ad attestare spese ed introiti; ma questo, oggi, è ancora fantascienza e, di fatto, il bravo legale deve per forza ricorrere a due elementi il primo dei quali è l’esame di ogni singolo dettaglio e l’altro è il ricorso alla “ interpretatio “ delle norme tali che possano condurre ad utili, particolarmente per il contribuente ricorrente, chiusure delle vertenze.
Un volume, quello di Roberto Simoni, originalmente strutturato in due parti: la prima è relativa alla descrizione, da buon toscano non proprio sintetica, delle sue origini e di come è asceso alla carriera; l’altra, alla quale si accede materialmente capovolgendo il libro, che riporta in forma chiara ed efficace i modi ed il come abbia potuto risolvere vari problemi fiscali di ordine non solo tributario ma anche penalmente rilevanti.
Una notazione: nel pomeriggio in cui lo stesso Simoni ha presentato la sua fatica al pubblico dell’Isola Tiberina in maniera semplice, efficace e con un linguaggio da tecnico perfetto ma anche facilmente comprensibile, ha citato alcuni casi da lui risolti e che avrebbero potuto riguardare ognuno dei presenti si è creato un pathos notevole e………non si sentiva volare una mosca!
Andrea Gentili
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