Come anticipato dai legali che ci assistono con missiva del 6 agosto u.s., anche a nome dei consiglieri Mei, Marcianò, D’Onofrio, Gaburro, Ricci e Siclari, osserviamo che la nomina da parte della Commissione Elettorale dei 3 seggi rimasti vacanti all’esito delle elezioni del cda tenutesi il 23 dicembre 2020 sia ancora una volta avvenuta in maniera totalmente illegittima
Basti al riguardo considerare che gli stessi Ministeri Vigilanti, con la nota trasmessa in data 27 luglio 2021, avevano auspicato l’individuazione di una soluzione condivisa e, soprattutto, si erano riservati – all’uopo invitando espressamente la Commissione Elettorale a sottoporgli le sue determinazioni – di verificare la legittimità delle intese raggiunte.
Ebbene, la Commissione Elettorale, non solo non ha adottato un criterio condiviso tra tutte le parti procedendo tra l’altro alla proclamazione dei 3 seggi vacanti ad adunanza già chiusa e senza previa condivisione dei Ministeri Vigilanti, ma ha altresì fatto ciò adottando a maggioranza (5 a 4) un criterio che si pone in evidente contrasto con le regole statutarie e regolamentari le quali, invero, ai fini dell’assegnazione dei n. 3 seggi vacanti, imponevano di considerare esclusivamente le preferenze espresse per l’elezione dei delegati espressione delle imprese preponenti/case mandanti.
Pertanto, anche in considerazione delle gravi responsabilità sia civili che penali che deriveranno in capo a ciascuno di noi ove questa adunanza fosse tenuta nell’odierna illegittima composizione, chiediamo, che i consiglieri nominati all’esito della delibera adottata dalla Commissione Elettorale il 3/4 agosto u.s. non siano ammessi a partecipare al CdA che dovrà dunque tenersi nella composizione a 12 membri risultante dalla proclamazione effettuata dalla Commissione Elettorale in data 6 luglio 2021 che teneva conto del provvedimento del Tribunale di Roma reso in sede di reclamo con ordinanza cautelare del 24 giugno 2021 (confermativo del provvedimento ex art. 700 reso dalla dott.ssa Ciocca in data 22 aprile 2021).
Si chiede quindi che al Cda e alle deliberazione non partecipino i consiglieri presenti - proclamati con delibera della Commissione Elettorale del 3/4 agosto u.s. - che si trovano in una evidente e conclamata posizione di conflitto di interessi (Orsini Confindustria e Panigo Confcommercio).
In considerazione della totale illegittimità dell’ adunanza consiliare cui sono stati invitati a partecipare consiglieri non legittimamente nominati, anche a nome di Fare Presto, chiediamo che sia interamente trascritta a verbale la diffida inviata dai nostri legali, prof. ri Guido Alpa e Andrea Zoppini in data 6 agosto u.s., riservandoci di denunciare i gravi fatti oggi occorsi alle competenti Autorità, sia civili che penali.
Non essendovi, quindi, ragione per cui tale adunanza debba continuarsi ad essere celebrata, anche a nome dei predetti consiglieri, vi comunico che provvederemo immediatamente ad abbandonare la seduta consiliare.
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