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Fabrizio Cicchitto: "Che errore tornare in classe il 14. È l'ultimo boomerang di Giuseppi"


Fabrizio Cicchitto, Presidente Riformismo e Libertà, al quotidiano Il Tempo:


“La partita politica in corso è caratterizzata più da autogoal che da goal. Il primo autogoal è quello fatto dai grillini che finora si sono presentati come la quintessenza della politica fatta dal basso, fra la gente, con il voto sulla piattaforma Rousseau. Adesso i grillini si sono divisi alla Camera sugli organigrammi dei servizi. Nel loro caso si sono intrecciate ben due guerriglie intestine: quella fra il presidente del Consiglio Conte e il ministro degli Esteri Di Maio e quella all'interno dei servizi che ha per oggetto anche la collocazione di Mancini. In genere questo tipo di divisioni avvengono a livello di governo e nel Copasir. Raramente uno scontro del genere esplode addirittura in aula con un emendamento firmato da 50 deputati mossi probabilmente da due autorevoli sottosegretari: un vero record. A testimonianza però di quanto sia opaco il rapporto servizi-grillini-governo c'è il fatto che dopo che Mattarella e i presidenti di Camera e Senato hanno proclamato la volontà di rendere noti tutti i documenti riguardanti gli episodi più oscuri e drammatici della storia repubblicana puntualmente sui documenti riguardanti il caso Ustica, la strage di Bologna e l'assassinio di Italo Toni e di Graziella De Palo la presidenza del Consiglio ha apposto il segreto. Qui non c'entrano le vicende politiche attuali, ma la copertura da dare ancora adesso a chi allora stava nei servizi e ai gruppi palestinesi che rifornivano di armi le BR e che avevano un complesso rapporto con l'Italia fondato sul cosiddetto lodo Moro. Evidentemente gli attuali vertici dei servizi agiscono su Conte per riconfermare la copertura. Invece un autogoal che unisce insieme governo, grillini e PD costituiscono dallo scadenzario del mese di settembre: solo una mente confusa oppure diabolicamente ispirata dall'opposizione poteva anticipare al 14 l'apertura delle scuole che però una parte delle Regioni rinvia di altri 10 giorni mettendoci in mezzo il voto per le regionali e il referendum che già è perverso nella sua contemporaneità, ma che richiede anche una doppia sanificazione dei locali scolastici usati per le elezioni. Ma di qui arriviamo agli autogoal del PD. Con che faccia gli esponenti del PD si presentano in giro a dire che bisogna votare SI al referendum dopo che in parlamento hanno votato tre volte NO? Per non farsi mancare nulla l'unico posto in cui PD e M5s presentano un candidato in comune è la Liguria con Sansa, ma Sansa è letteralmente odiato dalla base e da larga parte dei quadri intermedi del PD perché nel passato aveva scritto articoli e libri nei quali sosteneva che il PCI-PDS-DS-PD era la quintessenza del partito della cementificazione. In più i dirigenti nazionali del PD che hanno sottoscritto l'accordo si guardano bene dal fare campagna elettorale: ovviamente Toti ringrazia. Emergono varie Regioni a rischio per la sinistra, ma, a parte il resto, su questo terreno emerge un interrogativo elementare: perché Zingaretti non va in Toscana a far campagna elettorale a spron battuto visto che la Regione è a rischio? Siccome escludiamo ipotesi di assenteismo l'unica risposta possibile è quella che i quadri e la base del PD reputano che la presenza del segretario nazionale è controproducente. Ci auguriamo che questa non sia la spiegazione perché se le cose stessero così allora il PD sarebbe combinato molto male. Non per bilanciare i rilievi, ma non possiamo fare a meno di evidenziare che un autentico autogoal è costituito dall'atteggiamento di Salvini che non rispetta affatto in nessuna circostanza i criteri sostenuti non solo dal governo, ma da tutti gli esperti a proposito dell'uso delle mascherine in pubblico. Salvini esibisce questa noncuranza, talora la teorizza, ma facendo così si comporta in modo irresponsabile come dimostra tutto quello che sta avvenendo. Un leader politico degno di questo nome deve comportarsi sempre da persona responsabile: non può snobbare le mascherine perché la loro esigenza è sostenuta dal ministro della Salute Speranza e da tutti gli esperti senza esclusione alcuna.”

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