Il tentato suicidio della dottoressa Boda fa comunque venire i brividi nella schiena perché ai delinquenti incalliti un avviso di garanzia e una perquisizione fa il solletico ma ben diverso è il caso se una persona non ha mai avuto a che fare con la giustizia e addirittura reputa di essere innocente. D’altra parte non possiamo dimenticare, anche se è stato fatto di tutto per farli dimenticare, i suicidi di Moroni e di Cagliari e del giudice Lombardini.
Come è noto negli Stati Uniti la polizia ha la pistola facile e ciò sta determinando addirittura rivolte nelle varie città. Fortunatamente, in Italia, polizia e carabinieri hanno un ben altro approccio e spesso sono essi vittima delle violenze dei delinquenti.
Invece in Italia diversamente che negli Stati Uniti è la magistratura ad avere una mano molto pesante quanto ad arresti, a intercettazioni immediatamente comunicate ai giornali amici, con la conseguenza di realizzare in tempi rapidissimi quello che un personaggio che se ne intendeva - cioè Francesco Saverio Borelli procuratore della Repubblica di Milano - chiamò la sentenza anticipata. Con la sentenza anticipata si liquida la reputazione di una persona nello spazio di tre giorni e poi magari a sette anni di distanza può anche intervenire l’assoluzione comunicata dai giornali in tre righe a pagina 15. Non vogliamo buttarla in politica ma di fronte ad una miriade di episodi e di fatti assai discutibili, certamente una commissione d’inchiesta sulla magistratura si rende necessaria.
Fabrizio Cicchitto - Riformismo e Libertà
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