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Fase 2, Conte: "non è tempo delle movide. Esporre sè stessi significa anche esporre i propri cari"

"Mi rivolgo a tutti, soprattutto ai giovani e al loro comprensibile entusiasmo per la riconquistata libertà di movimento: in questa fase rimane fondamentale il rispetto delle distanze di sicurezza, anche quando siamo all'aperto, e l'utilizzo delle mascherine. Non è ancora questo il tempo dei party, delle movide e degli assembramenti. Occorre fare attenzione perché esporre se stessi al contagio significa anche esporre i propri cari". Così il premier Giuseppe Conte durante l'informativa tenuta alle Camere - prima a Montecitorio e poi al Senato - in merito alle misure prese per la Fase 2. "Lunedì 25 maggio partiranno i test sierologici gratuiti su un campione di 150.000 cittadini, con esclusiva finalità di ricerca scientifica. Sono stati mobilitati 553 operatori volontari su base regionale, con la predisposizione di una struttura nazionale di coordinamento che possa effettuarli" spiega il presidente del Consiglio, che prosegue: "Stiamo potenziando i controlli: in questa fase sono importanti i test molecolari. Fin qui in Italia sono stati fatti 3.171.717 tamponi, che collocano il nostro Paese al primo posto per numero di tampone per abitanti: si tratta di 5.134 tamponi per 100mila abitanti". Riguardo il contact tracing tramite la app Immuni, "secondo pilastro della strategia di controllo del virus", Conte ha fatto sapere che "nei prossimi giorni partirà la sperimentazione su questa nuova applicazione".

"Avverto le paure dei nostri concittadini che temono di vedere vanificati i propri sacrifici e di che teme la perdita del posto di lavoro" ha detto il premier in merito al lato economico dell'emergenza, sottolineando che quella che stiamo affrontando "è una prova molto dura dalla quale ci rialzeremo in fretta se ciascuno farà la propria parte e il sistema bancario può e deve fare di più in particolare per accelerare l'erogazione dei prestiti", secondo quanto previsto dal dl Liquidità soprattutto per prestiti inferiori a 25mila euro. Ma se "in alcuni casi sono state rispettate queste tempistiche mi giungono molte segnalazioni che in molti altri casi questo non sta avvenendo". Dunque, afferma Conte , "è essenziale che le banche si allineino alle pratiche più efficienti. Non possiamo tollerare che le imprese si vedano negate delle liquidità necessarie a riprendere le loro attività". Per Conte, "ciò che deve preoccuparci è la dinamica di bassa crescita dell'ultimo decennio", "non possiamo permettere l'accentuarsi dei divari socio-economici", quindi una "drastica semplificazione della macchina burocratica" in questo senso è "indispensabile". "Il prossimo decreto-legge sarà dedicato alla semplificazione amministrativa e burocratica e introdurrà molti elementi di novità, per fornire all'Italia uno shock economico senza precedenti, in particolare nel settore delle infrastrutture. Considero questa la 'madre' di tutte le riforme, l'unica in grado di rilanciare efficacemente la competitività del nostro Paese. L'Italia non può più attendere, questo è il momento della svolta", sostiene l'inquilino di Palazzo Chigi, secondo cui "il compito della politica tutta è quello di lavorare per elaborare un ampio programma di rinascita economica e sociale, insieme alle migliori energie del Paese. Il primo tassello di questo progetto riformatore non può che essere una drastica semplificazione della macchina burocratica, un'architettura che, a causa delle sue eccessive complessità, ha rallentato oltre misura l'arrivo a destinazione delle risorse pubbliche stanziate, e ha quindi impedito il rafforzamento del capitale infrastrutturale del nostro Paese". Nel decreto ci sarà "un iter semplificato su un elenco di opere strategiche con poteri derogatori ma senza che ciò faccia venir meno i controlli più rigorosi che assicurino piena trasparenza ed evitino infiltrazioni mafiose". "Se non riusciremo nell'opera di semplificazione neppure in questa condizione di assoluta emergenza, lo dico molto francamente, dubito che sarà possibile farlo in futuro", ha chiosato Conte. Dal premier, nel corso dell'informativa, un invito ai cittadini " a fare le vacanze in Italia: è il modo migliore per contribuire al rilancio dell'economia italiana".

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