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Fazio porta in studio la sinistra: lo spot al libro di Renzi a spese dei contribuenti Rai


Fabio Fazio

Che strano eh. Ormai fuori dal dibattito politico per la somma delle sue sconfitte, ma dentro alle librerie con un libro del quale non sentivamo affatto la mancanza, domenica sera, alle 20:35 su Rai Uno, Matteo Renzi sarà ospite di “Che Tempo che fa” il programma condotto da Fabio Fazio dove il marketing è la vera cifra stilistica. L'ex presidente del Consiglio, nelle librerie con il suo ultimo libro “Un’altra strada. Idee per l'Italia di domani”, avrà così l’occasione per farsi un bello spot, sia politico che editoriale, a spese del contribuente. E visto che la sinistra lamenta l’occupazione della Rai da parte della maggioranza giallo-verde, ecco qua una bella ricompensa. In studio ci saranno anche Paola e Claudio Regeni, genitori di Giulio, il ricercatore rapito e ucciso in Egitto nel 2016. Ospiti del programma Alessandro Gassmann e Fabrizio Bentivoglio, protagonisti insieme della commedia “Croce e delizia” di Simone Godano in uscita nelle sale il 28 febbraio. Alla scrivania di Fabio la grande Loredana Bertè, che si esibirà in studio con il suo ultimo successo "Cosa ti aspetti da me", presentato al Festival di Sanremo, dove ha ricevuto ben tre standing ovation. Inoltre sarà ospite Beppe Fiorello, uno degli attori italiani più amati, che dal 19 febbraio torna su Rai1 con "Il mondo sulle spalle", per la regia di Nicola Campiotti. Ecco, se una volta c’era Carosello, adesso c’è Fazio. Intanto a tenere viva la polemica su Sanremo ci pensa Enrico Letta. «Quando ho visto i tweet della Meloni e gli altri sulla vittoria di Mahmood a Sanremo ho pensato a una sola cosa: le Olimpiadi di Berlino (sotto il nazismo nel 1936, ndr) in cui vinse uno di colore (l'afroamericano Jesse Owens, ndr) che non doveva vincere», afferma l’ex premier alla presentazione del suo libro “Ho imparato”, in una libreria a Roma. «È bene che non torni quella storia lì», ha chiosato l’esponente dem. «Curiosa davvero la dichiarazione di Letta su Giorgia Meloni. Sembra il classico esempio di come aprire la bocca e darle fiato senza motivo, perché se avesse davvero letto il tweet a cui fa riferimento avrebbe trovato sì una critica, ma non al vincitore di Sanremo. Giorgia Meloni criticava semplicemente il sistema dei pesi attribuiti al voto della giuria popolare e a quello della giuria di esperti. Evidentemente l’ex presidente del consiglio, se ha letto il tweet, come minimo non lo ha capito. Forse dovrebbe cambiare titolo al suo libro...», dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.


di Alberto Milani

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