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Finto container di cocaina incastra un clan rom di Latina




Oltre un centinaio di confezioni da mezzo chilo ciascuno di cocaina purissima, proveniente dalla Colombia, era nascosta nelle intercapedini di un grande container arrivato dal paese sudamericano nel porto di Livorno a gennaio. E il destinatario della spedizione sarebbe stato Luigi Ciarelli, fortemente legato al boss Vittorio Casamonica, capo di un clan rom attivo a Latina.


Ciarelli, che annovera al proprio curriculum una cospicua collezione di precedenti penali per rapine, usura, detenzione di armi e ricettazione, è stato arrestato insieme ad altri due pregiudicati, dagli agenti della Guardia di Finanza di Latina, su mandato della procura di Livorno che. negli ultimi sei mesi, ha portato avanti l’operazione denominata “White Iron”. Il 30 gennaio scorso, infatti, le fiamme gialle della cittadina toscana, coadiuvati dall’Agenzia delle Dogane, hanno sequestrato ben ottanta kili di cocaina purissima, per un valore stimato di diciannove milioni di euro che era stata caricata su una nave partita dal porto cileno di San Antonio.


I militari hanno impiegato tre giorni per estrarle dal nascondiglio del finto container anche se nei primi momenti non sono riusciti a ricostruire chi fosse il destinatario del carico, visto che Luigi Ciarelli e i suoi soci nel malaffare, avevano utilizzato la carta di identità di un prestanome e con un conto corrente a lui intestato per fare l’ordine ufficiale. Dopo sei mesi Ciarelli ha preteso l’attribuzione del carico mediante una mail anonima. È stata proprio questa che ha consentito agli investigatori, attentamente coordinati dal Procuratore di Livorno Ettore Squillace Greco, di risalire al mittente della missiva attraverso il suo computer. Allora i militari hanno organizzato una trappola per i narcotrafficanti, costruendo una cisterna praticamente identica a quella sequestrata sei mesi prima, per poi recapitarla al capo clan.


Venerdì mattina, gli affiliati di Ciarelli si sono resi conto che non vi era tracca di cocaina all’interno del container, attivando così le perquisizioni da parte dei militari di Latina e del Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata di Roma, che hanno arrestato lo stesso boss rom e i suoi due sodali: Claudio Pitoli di cinquantatré anni e Benito Aversano di quarantotto.


Nella prima mattina di venerdì il Giudice per le Indagini Preliminari Marco Sacquegna, ha emesso tre ordinanze di custodia cautelare ai loro indirizzi, con l’imputazione di traffico di sostanze stupefacenti e sostituzione di persona tramite la fabbricazione e l’utilizzo di documenti contraffatti.


Il Tribunale di Latina conosce da molto tempo l’attività illecita dei Ciarelli che insieme agli Spinelli sono le due famiglie che gestiscono il potere in città tramite l’usura, estorsioni e il traffico di droga.



DPF

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