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Fondo per il Cile, Cicchitto piena solidarietà a Stefania e Bobo Craxi


“La mia piena solidarietà a Stefania e a Bobo Craxi per questa sentenza della Corte di Cassazione pronunciata a 30 anni di distanza da quando si sono svolti i fatti e con una serie di forzature assolutamente inaccettabili. Quel fondo internazionale era gestito da Craxi, per la solidarietà internazionale del PSI ai cileni perseguitati da Pinochet, agli argentini colpiti dal generale Videla e ad altri, a solidarnosh, e ad altre componenti del dissenso dell’est e ai palestinesi di Arafat. Ovviamente di tutto ciò ne’ Stefania ne’ Bobo Craxi hanno visto una lira, mentre a livello giuridico essi hanno rinunciato alla eredità.


In sostanza questa condanna sul piano fiscale e’ solo funzionale per ribadire una damnatio memoriae. Ciò avviene nel Paese in cui e’ notorio che il KGB ha finanziato il PCI fino agli anni Ottanta ed altrettanto la CIA ha fatto a favore della DC del PRI e PSDI. Ma tutto cio e’ stato azzerato sul piano penale e sul piano fiscale. Da un paio di amnistie e dal comportamento della magistratura. Visto però che è stata sollevata questa problematica a nostra volta non possiamo fare a meno di rinfrescare un po’ la memoria. Addirittura si e’ messo il silenziatore sulla vicenda costituita dalla rete segreta di ricetrasmittenti istituita dal PCI ai tempi di Berlinguer con lettere firmate da Cossutta e poi da Pecchioli, d’intesa con i servizi bulgari e con il KGB come risulta da uno scambio di documenti. Quella rete fu silenziata durante il caso Moro perché si disse che c’era il rischio che essa venisse scoperta dalle forze di polizia nel corso delle perquisizioni. Bene, su tutto questo e molto altro ancora, e’ stato stabilito un assoluto silenzio, accompagnato da una altra assoluta impunità, e invece adesso si va addosso alla famiglia Craxi su un fondo per cui essa non ha avuto alcun rapporto”.


Di Fabrizio Cicchitto

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