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Fucile laser inceneritore, dalla fantascienza alla realtà in Cina


Un fucile laser in grado di colpire un obiettivo a 800 metri e bruciarlo, perfino incenerirlo. No, non stiamo spoilerando una delle armi chiave di uno dei prossimi episodi di Star Wars, bensì un’invenzione, tutta cinese, che rivoluzionerà il mondo dei fucili d’assalto. Un’arma portatile di tre chili, che evolve il “russo” Ak-47 in pieno stile “guerre stellari”, in grado di emettere un raggio di energia che non può essere visto ad occhio nudo, ma che può bruciare i vestiti di una persona in una frazione di secondo e produrre una carbonizzazione istantanea della pelle umana. Il fucile verrà caricato usando una batteria al litio e potrebbe essere anche montata su un automobili, barche ed aerei. Anche gli Stati Uniti lanciarono, nell’ormai lontano 2004, una suggestione del genere, ma quel che propongono ora dalla patria del presidente Xi-Jinping, sembra essere qualcosa di molto più realistico.

Non è stata resa comunque nota la data certa dell’inizio della produzione, seppure i costi dovrebbero aggirarsi attorno ai 15mila dollari per unità. Le prime squadre di polizia ad effettuare la sperimentazione sul campo saranno quelle dell’anti-terrorismo.


Una delle innovazioni più “futuristiche” riguarda l’invisibilità del raggio, che unito alla completa silenziosità al momento dello sparo, rende l’arma tanto affascinante quanto letale. Un’altra particolarità? Anche se il fucile è abbastanza potente da passare attraverso le finestre o far esplodere un deposito di carburante con un solo colpo, i cinesi avrebbero classificato l’arma come “non letale”.

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