Il caso di una ragazza di 14 anni scomparsa dalla fine di maggio, S. F., si è risolto in Germania con l'identificazione del cadavere, ritrovato dagli inquirenti di Wiesbaden, a 17 chilometri da Magonza.
Secondo le prime ricostruzioni della polizia l'adolescente sarebbe stata stuprata e uccisa, e i sospetti sarebbero ricaduti su Ali Bashar, un profugo iracheno di 20 anni, fuggito con la sua famiglia nel Paese d'origine per evitare l'arresto. Nelle indagini relative all'omicidio è stato arrestato un uomo di 35 anni di origine turca, sospettato insieme al ventenne iracheno, di aver violentato e ucciso la ragazza nella notte fra il 22 e il 23 maggio scorso: la giovane era uscita con delle amiche, ma non è più tornata a casa. Secondo la Procura, i due uomini sarebbero entrambi sospettati del delitto: avrebbero abusato della ragazzina, l'avrebbero uccisa e poi ne avrebbero seppellito il corpo.
Il giovane ricercato sospettato dell'omicidio, ha alle spalle diversi precedenti: secondo gli inquirenti potrebbe essere responsabile dello stupro di una bambina profuga di 11 anni, che avrebbe parlato della violenza di «Ali», raccontandolo alla sorella; di una rapina con un coltello e di una rissa. Era arrivato in Germania dall'Iraq nel 2015. E in Iraq è scappato giovedì scorso con la sua famiglia: con il cosiddetto «lasciapassare» con nomi diversi da quelli registrati.
Come hanno raccontato gli agenti, il caso si sarebbe riaperto con la testimonianza di un giovane rifugiato di 13 anni che domenica sarebbe andato alla polizia a Wiesbaden, nominando l'iracheno come possibile autore del crimine.
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