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Gianfranco Pagliarulo: “Il Governo non tergiversi con gli esperti. Applichi la legge e sciolga FN"



Presidente Pagliarulo, l’ANPI ha organizzato questa mattina una conferenza stampa, insieme con tutte le altre componenti del Forum delle Associazioni antifasciste e della Resistenza. All’ordine del giorno lo scioglimento di Forza Nuova e di tutte le organizzazioni neofasciste, sollecitato al Governo da due mozioni di Camera e Senato e dagli appelli di tutto il mondo democratico, dopo l’assalto del 9 ottobre alla sede nazionale della Cgil. A me sembra che il Governo dei migliori su questo punto colpevolmente nicchi. A che punto siamo?


Noi abbiamo saputo dai giornali che il Governo avrebbe nominato un gruppo di esperti per esaminare la questione. Dopo quella informazione giornalistica, non abbiamo saputo più niente. Non sappiamo chi sono gli esperti. Non sappiamo a quali conclusioni siano giunti e neppure se si siano riuniti. Non sappiamo, di conseguenza, quale sia l’opinione del Governo. Consideriamo questa situazione quantomeno bizzarra. E’ trascorso un mese e mezzo dall’assalto alla Cgil. Non si può più aspettare. Il Governo deve emanare il decreto legge, previsto dal secondo comma dell’articolo 3 della legge Scelba per i casi straordinari di necessità e urgenza. Quello che ora stiamo vivendo è un caso evidente di necessità e urgenza. Non si capisce, quindi, che cosa stiamo aspettando. Il cartello di forze politiche, sociali e sindacali, di cui noi siamo parte integrante, che all’inizio dell’anno aveva lanciato un appello per salvare l’Italia, ha chiesto al Presidente del Consiglio Mario Draghi un incontro urgente per fare chiarezza e per ribadirgli che nessuno di noi demorde dalla richiesta di un immediato scioglimento di Forza Nuova


Una cosa è certa. Si sta perdendo tempo…


Sì. Non capiamo come non si sia ancora arrivati allo scioglimento di Forza Nuova, anche perché la legge impone al Governo di promulgare un decreto legge in tutti i casi elencati. Il Governo, secondo la legge, non può, ma deve, promulgare il decreto legge di scioglimento di Forza Nuova.


Al di là dell’inerzia del Governo Draghi, quanto è grave la situazione che stiamo vivendo? Quanto è concreta la minaccia fascista?


E’ sicuramente un momento particolarissimo, anche perché non è un momento solo italiano, ma europeo. Sono tornato l’altro ieri da Bruxelles, dove su questi temi ho avuto una serie di incontri con i parlamentari italiani. I compagni dell’ANPI di Bruxelles mi hanno riferito che qualche tempo fa, in una cittadina a nord della capitale belga, dove ha sede il Parlamento europeo, è stato inaugurato un monumento alle waffen-SS lituane, alla presenza del ministro degli esteri della Lituania. Credo che questo episodio possa simboleggiare l’ondata di estrema destra, che imperversa in tutta Europa. Risale a tre o quattro settimane fa una manifestazione svoltasi, credo a Varsavia, ma comunque in Polonia, in cui il grido, che univa i manifestanti, era “morte agli ebrei”. Ci stiamo avviando verso un clima particolare, caratterizzato non solo dal neo fascismo e dal neo nazismo, ma anche dal razzismo e dall’antisemitismo. Peraltro, fra poche settimane si svolgeranno le elezioni francesi con in gara, come si sa, due forti componenti di destra. C’è l’allarme per la situazione in Italia, che ben conosciamo. C’è allarme per quelle in Ungheria e in Polonia, drammaticamente messa a fuoco quest’ultima dalla tragica vicenda dei migranti al confine con la Bielorussia. Sono tutte situazioni molto gravi, che richiedono da parte dei Governi delle scelte senza se e senza ma.


In Italia, invece, abbiamo chiesto lumi a fantomatici esperti…


E, invece, questo non è il momento delle tecnicalità, ma delle scelte politiche.


di Antonello Sette

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