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Giorlandino (Artemisia Lab): "Sulla pandemia stop alla pessima comunicazione che destabilizza"


A causa dell'arrivo della "variante Omicron" del Covid e delle preoccupazioni ad essa collegate, la Rete di centri clinici diagnostici Artemisia Lab ha oggi lanciato un importante appello, firmato dalla sua Amministratrice Dott.ssa Mariastella Giorlandino, per denunciare la mancanza di corretta informazione della quale da che è iniziata la pandemia i cittadini italiani sono stati vittime, subendo una forma di "reale violenza", e le nefaste conseguenze di questo, tanto gravi secondo Giorlandino da scrivere "mi stupisco e rammarico di come finora sia stata gestita questa pandemia, della confusione e del disorientamento che è stato creato, che ha solo ingenerato mancanza di fiducia nei confronti della politica e delle Istituzioni."

Secondo Artemisia Lab, infatti, fin dall'inizio sul tema dei vaccini la comunicazione è stata contraddittoria o sbagliata, con le persone convinte che una sola dose le avrebbe tutelate per un anno, cosa non vera; e pure sui test diagnostici di ogni tipo è stata fatta confusione estrema, creando sfiducia nella popolazione: se la cosa più corretta sarebbe stata eseguire solo test antigenici quantitativi, al contrario grande spazio è stato lasciato ai qualitativi, le cui risposte sono meno precise. In ogni campo quindi "durante tutta la pandemia si sono diffuse notizie non chiare e talvolta anche errate, che hanno solo contribuito a destabilizzare, creare confusione e spaventare la popolazione, che non è stata adeguatamente informata sulla corretta protezione e prevenzione dal virus."

Tanto che la dott.ssa Giorlandino è convinta che se le Regioni avessero agito con un programma comune, applicando una normativa nazionale unica e lineare, la propagazione del virus sarebbe stata fortemente limitata. Ancora peggio, l'amministratrice di Artemisia sostiene che si stiano iniziando a replicare gli stessi gravi errori nella gestione dell'emergenza Omicron in arrivo: "incomprensibile e discordante il messaggio lanciato dal Governo, che da un lato spinge per la somministrazione della terza dose dei vaccini, e dall’altro, al contempo, parla di un nuovo vaccino Pfizer in fase di elaborazione per la copertura della variante Omicron."

Critiche molto dure, che sono però sono accompagnate da proposte concrete per migliorare la situazione: secondo Giorlandino Mario Draghi dovrebbe, in modo super partes, tutelare le imprese private come Artemisia Lab, che conta "più di 5000 laboratori e poliambulatori in tutto il territorio nazionale, e rappresenta l’unica soluzione che, affiancata al pubblico, può portare all’abbattimento delle liste di attesa a tutela della salute della popolazione".

Ma soprattutto, il Governo deve gestire in maniera più corretta l'esecuzione dei tamponi, ed i mass media devono fornire informazioni chiare, evidenziando che non esistono solo i vaccini, ma anche le terapie come le pillole antivirali e la medicina domiciliare, sia per tutelare i mercati finanziari che risentono della situazione, sia soprattutto perché "la popolazione DEVE sapere che esistono delle terapie, non deve associare il virus alla morte" finendo per "intasare inutilmente i Pronto Soccorso."


Di Umberto Baccolo.

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