«Mentre il Ministro della Giustizia pensa di risolvere i problemi della Giustizia creando un popolo di "sempre imputati", in barba alle più elementari regole di diritto e di democrazia, rendendo infinita la prescrizione per la celebrazione di un qualunque processo, in Provincia di Latina, tanto per fargli un esempio, una sentenza emessa da un Giudice nel 2006, per fatti del 1998, viene notificata ad un imputato nel 2019». Così Pasquale Cardillo Cupo presidente dell’associazione Cesare Beccaria e consigliere provinciale FdI a Latina.
«Quindi, ricapitolando, 8 anni per fare indagini e processo di primo grado con relativa decisione e 13 anni per consegnare all'imputato la decisione presa dal Giudice. Si esatto, 13 anni, non si tratta di un errore – ha aggiunto Cardillo Cupo - e poi raccontiamo agli Italiani le favole che la colpa della lentezza della Giustizia è degli Avvocati che fanno rinviare i processi e degli imputati che non si lasciano processare. Piuttosto, invece di spendere milioni di euro a risarcire i cittadini per la lentezza del processo, si pensasse ad una riforma seria del settore, che 13 anni per una banale notifica di pochi minuti è una vergogna senza precedenti».
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