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Gomorra nella Milano bene: proiettili contro un 46enne davanti ai bambini



Agguato in stile Gomorra a Milano. Stamattina due killer hanno sparato al 46enne Enzo Anghinelli, fermo nella sua auto: al mattino presto, mentre i bambini andavano a scuola, in una zona residenziale della città. La vittima sta facendo di tutto per continuare a vivere, ricoverato al Policlinico del capoluogo. Prima delle 8, uno scooter si è accostato al finestrino al lato guida della Ford nera station wagon, all'angolo tra via Cadore e via Bergamo. Il balordo seduto dietro ha chiesto alla vittima: "Sei pronto?". E ha premuto il grilletto quattro-sei volte, colpendo Anghinelli a spalla e torace. Poi lui e il suo complice sono fuggiti via in scooter. Il ferito è rimasto nella macchina: braccia abbandonate ai lati del volante, sguardo perso, corpo sforacchiato, sangue che usciva dalla bocca e a terra i vetri del finestrino andato in frantumi per i proiettili esplosi. Da quel torpore tra vita e morte prima lo ha soccorso un medico sceso da casa sua da uno dei palazzi vicini al luogo dell'agguato, poi i sanitari dell'ambulanza quando sono arrivati assieme ai poliziotti. Lo hanno afferrato, hanno tagliato il giubbetto che Anghinelli aveva indosso e hanno iniziato a tamponare le ferite e a medicarlo mentre il mezzo correva in ospedale.


CACCIA AI KILLER

Sul caso indagano i poliziotti della Squadra mobile. Si scandaglia nel mondo della droga, si valuta la pista di un eventuale sgarro che si voleva vendicare uccidendo. Si cerca la scooter dei due killer. E si vuole rispondere anche ad altre domande sospese su questa storia: che ci faceva Anghinelli in auto a quell'ora e in quella zona di Milano? Gli investigatori stanno controllando i contatti della vittima: il suo cellulare potrà offrire utili informazioni. E hanno setacciato la vettura alla ricerca di tracce biologiche o altro che possa aiutare a risalire all'identità dei due aggressori. Diverse persone erano presenti al momento dell'agguato e hanno sentito il rumore degli spari. E' possibile che qualcuno abbia visto di più e possa fornire dettagli importanti. Preziose indicazioni potrebbero venire anche dall'analisi delle immagini registrate dai sistema di videorsorveglianza montati all'esterno di alcuni negozi che potrebbero aver ripreso i momenti del fatto si sangue.


CHI

Enzo Anghinelli non è nuovo alle banche dati delle forze dell'ordine. Nel novembre 2007 finì in una vicenda di spaccio di sostanze stupefacenti assieme ad altri indagati: si parlava di cocaina destinata alla movida milanese. Ancora, nel 2012 in un'altra operazione antidroga. E ora si torna a parlare di lui. Da dodici anni a oggi molto è cambiato. Sicuramente la vittima ma pure il contesto criminale in cui i fatti di sangue si sono svolti. Dalla polvere bianca alle pallottole. Dalla movida milanese alla scena di questa mattina: in pieno giorno, al mattino presto, quando i bar sono pieni di gente che prende il caffè e fa colazione, in mezzo ai bambini che vanno a scuola e in una parte della città che non somiglia agli scorci di periferia dove di solito si regolano questi conti.


di Fabio Di Chio

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